Milano, in controtendenza rispetto ad altri mercati, segna una perdita dello 0,9%, attribuibile a un calo tecnico. Infatti, oggi sul Ftse Mib è il giorno di stacco delle cedole, il che impatta negativamente sul listino per oltre l’1%. Le Borse asiatiche continuano a muoversi in ordine sparso: Hong Kong mostra un lieve calo, mentre Mumbai subisce una flessione. Tuttavia, Hong Kong registra un rialzo dello 0,8%, sostenuto dal settore tecnologico, in attesa dei risultati di Nvidia, un gigante statunitense nel settore dei chip. Tokyo, al contrario, perde oltre l’1%; gli operatori rimangono delusi dalle dichiarazioni del governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, che non ha fornito nuovi spunti sulla politica monetaria futura, limitandosi a confermare l’attuale strategia focalizzata sull’analisi dei dati economici.
Nel frattempo, i mercati delle materie prime si mostrano stabili: il prezzo del petrolio oscilla intorno ai 71 dollari al barile, mentre il gas alla Borsa di Amsterdam mostra un calo di oltre il 2,5%, fissandosi a 45,35 euro per megawattora. Anche i cambi rimangono stabili, con l’euro che si attesta a 1,0545 rispetto al dollaro.
In sintesi, la giornata di contrattazioni si è caratterizzata da un andamento prevalentemente negativo sui mercati, influenzato da fattori tecnici a Milano e dall’attesa trepidante per i risultati nel settore della tecnologia ad Hong Kong. Le dichiarazioni conservative della Banca del Giappone hanno deluso le aspettative degli investitori, alimentando sell-off a Tokyo. D’altra parte, i mercati delle materie prime mantengono una condizione di calma, nonostante le fluttuazioni nei prezzi.