La Fondazione, annunciata presso la Camera dei Deputati, sarà dedicata a “progetti di educazione all’affettività e all’amore”, fondamenti che hanno caratterizzato la vita di Giulia. Gino Cecchettin ha spiegato come questa iniziativa miri a portare avanti i valori e gli insegnamenti che Giulia ha sempre rappresentato. L’idea centrale è quella di offrire ai giovani risorse e strumenti per comprendere meglio le dinamiche affettive e relazionali, promuovendo un clima di rispetto e comprensione reciproca.
Le attività della Fondazione si concentreranno su laboratori, seminari e incontri formativi che affronteranno tematiche legate all’amore, alla comunicazione e all’importanza delle emozioni nelle relazioni interpersonali. L’obiettivo è quello di equipaggiare le nuove generazioni con competenze che possano aiutarli a costruire relazioni sane e a gestire i propri sentimenti in modo consapevole. Inoltre, si prevede la creazione di materiale didattico e risorse online per supportare l’insegnamento di questi temi sia in ambito scolastico che in contesti più ampi.
La Fondazione non solo intende preservare il ricordo di Giulia, ma anche agire attivamente nel campo dell’educazione, riconoscendo il potere trasformativo delle relazioni interpersonali nella vita dei giovani. Attraverso progetti specifici, si mira a sensibilizzare su queste tematiche già dalla tenera età, fornendo ai ragazzi gli strumenti necessari per navigare nelle complesse dinamiche emotive che affrontano quotidianamente.
Cecchettin ha evidenziato che l’educazione all’affettività è un aspetto fondamentale per il benessere individuale e collettivo. Dati recenti hanno dimostrato che una formazione adeguata in questo ambito può contribuire a ridurre fenomeni di bullismo, violenza domestica e altre forme di disagio sociale. La Fondazione, quindi, non si limiterà a una dimensione locale, ma aspira a diffondere il proprio messaggio su scala nazionale.
In sintesi, la Fondazione rappresenta un’opportunità concreta per promuovere una cultura dell’affettività sana e positiva, in linea con il lascito di Giulia. Attraverso l’educazione, vuole preparare i giovani a vivere pienamente le loro emozioni e a costruire relazioni significative e rispettose, contribuendo così a una società più consapevole e aperta.