L’ultimo round delle elezioni regionali 2024 ha visto trionfare il centrosinistra in Emilia Romagna e Umbria, nonostante il campo largo avesse subito una sconfitta in Liguria. Le prime proiezioni indicavano un testa a testa in Umbria, ma il centrosinistra ha prevalso, con Stefania Proietti che vince la regione contro il centrodestra e Michele de Pascale confermato in Emilia Romagna. La premier Giorgia Meloni ha congratulato i vincitori e ha auspicato una collaborazione tra il governo e i nuovi presidenti, sottolineando l’importanza di affrontare insieme le sfide comuni.
Nonostante la vittoria del centrosinistra, il centrodestra ha cercato di minimizzare l’impatto del risultato, con i parlamentari che hanno ripetuto che non c’è “nessun dramma”. Tuttavia, l’assenza di reazioni entusiastiche da parte dei partiti di maggioranza evidenzia la delusione per il risultato, specialmente in Umbria, dove si riponevano grandi aspettative. In Liguria, l’assenza di Italia Viva dalla coalizione ha rappresentato una differenza rispetto ad altri contesti, mentre in Umbria i centristi hanno puntato a realizzare una lista civica.
La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha celebrato le vittorie di de Pascale e Proietti, indicando che l’unità del centrosinistra è fondamentale. Nell’analisi del voto, l’Emilia Romagna ha confermato il Pd come forza dominante con quasi il 43% dei voti, mentre in Umbria il margine è stato più ristretto, evidenziando la rilevanza di tutti i partiti della coalizione. In modo particolare, la sconfitta del Movimento 5 Stelle sarà oggetto di discussione, dato il loro posizionamento politico incerto.
Nel centrodestra, Forza Italia ha superato la Lega, la quale ha sofferto un forte calo. La perdita dell’Umbria è considerata particolarmente significativa, in quanto il tema della sanità, già fonte di crisi per la precedente giunta, ha contribuito alla sconfitta di Donatella Tesei. Le politiche sanitarie adottate dall’assessore leghista Luca Coletto, che hanno privilegiato la sanità privata, hanno influito negativamente sul consenso.
Guardando al futuro, si prevede una rimodulazione delle scelte dei candidati per le prossime regionali, con un possibile rafforzamento del ruolo di Fratelli d’Italia nella coalizione di centrodestra e una rivalutazione della curva che sostiene Matteo Salvini, la cui strategia elettorale è ora sotto esame.