Nel Mar Baltico, l’Europa si trova ad affrontare una crescente minaccia di “guerra ibrida” e atti di “sabotaggio”, come indicato dalle autorità di Germania e Finlandia. Questo allerta arriva dopo il reciso di due cavi per le comunicazioni nel giro di 24 ore, destando forte preoccupazione sui rischi per la sicurezza europea derivanti dalle azioni della Russia. Le ministre degli esteri dei due paesi, Annalena Baerbock e Elina Valtonen, hanno evidenziato che la sicurezza è compromessa non solo dalla guerra di aggressione russa in Ucraina, ma anche da atti malevoli di soggetti esterni.
Il primo cavo colpito è stato il cavo sottomarino Arelion, che collegava l’isola svedese di Gotland alla Lituania, costringendo a un reindirizzamento del traffico Internet. Successivamente, il secondo cavo danneggiato è stato il C-Lion1, che collega Helsinki al porto tedesco di Rostock, situato nei pressi dell’isola di Oland, a circa 700 chilometri da Helsinki. Il ministro della difesa tedesco, Boris Pistorius, ha affermato che non è credibile pensare che i cavi siano stati danneggiati accidentalmente, suggerendo che si tratti di atti di sabotaggio.
La tensione nel Mar Baltico è aumentata dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, con eventi significativi come il danneggiamento dei gasdotti sottomarini Nord Stream nel settembre 2022, un chiaro caso di sabotage attribuito a un’azione malevola, sebbene non siano stati identificati i responsabili. Svezia e Danimarca hanno chiuso le indagini su questo incidente, suscitando la reazione negativa di Mosca.
In passato, si sono verificati anche altri episodi di sabotaggio, come il taglio di un gasdotto e due cavi dati nel Golfo di Finlandia da un’ancora di una nave cinese. Inoltre, la recente apertura di una nuova base navale della NATO a Rostock, che si propone di coordinare le attività marittime nella regione, ha ulteriormente inasprito le relazioni con la Russia. Mosca ha etichettato queste azioni come provocatorie, contribuendo a un clima di crescente tensione geopolitica nel Mar Baltico.