18.3 C
Roma
mercoledì, 20 Novembre, 2024
HomeAttualitàLa memoria dell'obesità impressa nelle cellule

La memoria dell’obesità impressa nelle cellule

Il tessuto adiposo sembra conservare una memoria dell’obesità attraverso modifiche epigenetiche e trascrizionali che persistono anche dopo la perdita di peso. Questo preoccupante risultato è stato evidenziato in uno studio pubblicato sulla rivista Nature, condotto da ricercatori del Politecnico Federale di Zurigo (ETH) e guidato da Ferdinand von Meyenn. Il team ha analizzato i cambiamenti cellulari in 18 adulti sani e 20 obesi che avevano perso almeno il 25% del peso corporeo grazie a un intervento di chirurgia bariatrica.

Le persone obese tendono a riprendere il peso anche dopo aver seguito diete e programmi di controllo del peso, il che può portare a complicazioni come la malattia del fegato grasso e il diabete di tipo 2. Le strategie di gestione del peso che si concentrano su cambiamenti nelle abitudini alimentari spesso producono risultati temporanei, seguiti da un aumento di peso.

Nel corso dello studio, i ricercatori hanno dimostrato che le cellule adipose, sia umane che di roditori, mostrano cambiamenti trascrizionali che si mantengono anche dopo significative perdite di peso. Sono stati analizzati campioni di tessuto adiposo provenienti da modelli umani e murini, inclusi soggetti magri, obesi e precedentemente obesi. Inoltre, nei topi, sono stati identificati cambiamenti epigenetici, che indicano come il DNA possa essere copiato in RNA, influenzando l’espressione genica, insieme a modifiche trascrizionali che coinvolgono processi metabolici compromessi, persistenti anche dopo la perdita di peso.

Queste evidenze suggeriscono che le cellule adipose possano mantenere una memoria dell’obesità, la quale contribuirebbe all’aumento di peso dopo le diete. Agire su questi meccanismi potrebbe migliorare la gestione del peso a lungo termine e influenzare positivamente i risultati sulla salute. La ricerca sottolinea l’importanza di comprendere i cambiamenti cellulari e molecolari associati all’obesità per sviluppare strategie più efficaci contro la sua ricomparsa, migliorando così la qualità della vita dei soggetti affetti da questa condizione.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI