L’immobile dove è stata allestita una fabbrica illegale di fuochi d’artificio, andato in frantumi, risulta intestato a una tredicenne. In realtà, il proprietario è il padre della bambina, un uomo di 38 anni di origine napoletana, denunciato dalle autorità. L’esplosione ha causato la morte di un giovane albanese di 18 anni, Samuel, già padre, e di due gemelle di 26 anni, Sara e Aurora. Il padre della ragazzina è stato denunciato per omicidio colposo plurimo aggravato, disastro colposo e detenzione illecita di materiale esplodente.
Nella fabbrica illegale venivano prodotti candelotti di fuochi d’artificio chiamati “Kobra”, noti per la loro potenza. I carabinieri hanno rinvenuto 154.000 di questi candelotti nel Casertano, a Francolise, evidenziando l’attività illecita in vista delle festività di fine anno. Il fascicolo d’indagine è stato affidato alla sezione “lavoro e colpe professionali” della Procura di Napoli, con il PM Stella Castaldo e il procuratore aggiunto Simona Di Monte, che stanno esaminando la situazione, compresi i pericoli ai quali erano esposti i giovani operai, retribuiti con salari miseri di 20, 25 o al massimo 30 euro al giorno.
La moglie di Samuel, Rosita Campagna, di 17 anni, ha dichiarato agli inquirenti: “Mio marito è morto per una manciata di spiccioli. Era in Italia da 10 anni, ha sempre cercato un lavoro onesto e ha accettato di lavorare in nero perché avevamo la gioia di una figlia e ne avevamo bisogno. Lo hanno mandato a morire in quella fabbrica senza protezioni”. Questo tragico incidente mette in luce il pericolo dei lavori in nero e le condizioni disumane in cui molti giovani sono costretti a lavorare, spesso rischiando la vita per stipendi miserabili.
L’indagine prosegue per accertare responsabilità e prevenire future tragedie simili, mentre le autorità tentano di affrontare il problema del lavoro nero e della sicurezza in ambito lavorativo. La situazione evidenzia la necessità di maggiori controlli e protezioni per i lavoratori, soprattutto nei settori ad alta pericolosità come quello dei fuochi d’artificio.