Saranno secretati tutti i contratti stipulati dall’Italia per la fornitura di mezzi e materiali ai paesi di frontiera, il che significa che non si avranno più informazioni sugli affari con le autorità libiche o albanesi. Questa decisione comporta una significativa mancanza di trasparenza riguardo a operazioni delicate che presentano alti rischi di infiltrazioni criminali. Filiberto Zaratti, Capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione affari costituzionali della Camera, ha espresso preoccupazione riguardo a questa misura, sottolineando che non sarà possibile avere informazioni sugli accordi che il Governo italiano stabilirà con i libici e gli albanesi.
La questione è emersa a seguito di un emendamento presentato dalla relatrice del Decreto Legge Flussi, che è stato approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera. Tale emendamento prevede la secretazione dei contratti pubblici relativi alla cessione di mezzi e materiali a paesi terzi, e l’obiettivo principale è il rafforzamento del controllo delle frontiere e dei flussi migratori, oltre alle attività di ricerca e soccorso in mare. La norma sulla secretazione viene applicata “in considerazione delle speciali misure di sicurezza necessarie nell’esecuzione” di questi contratti.
Questa scelta solleva interrogativi sull’efficacia delle politiche migratorie e sulla trasparenza delle trattative internazionali che riguardano la gestione dei flussi migratori e la sicurezza nazionale. L’assenza di informazioni accessibili può ostacolare il dibattito pubblico e ridurre la possibilità per i cittadini di controllare l’operato dell’amministrazione pubblica in un settore così delicato e critico.
Zaratti ha criticato la decisione di nascondere questi accordi, evidenziando che potrebbe esporre l’Italia a potenziali rischi e a situazioni poco chiare riguardo alle relazioni con i paesi confinanti. L’assenza di una visibilità chiara su tali contratti potrebbe anche incrementare la sfiducia nei confronti delle istituzioni e delle politiche di gestione dei migranti. Il dibattito su questa tematica è destinato a proseguire, con richieste sempre più pressanti di maggiore trasparenza e responsabilità da parte del governo italiano.
