Due destini si intrecciano in “L’ombra di Artemisia”, romanzo di Maurizio Cohen che affronta il tema della violenza sulle donne. La storia segue due protagoniste: Artemisia Gentileschi, pittrice del Seicento, e Jenny, una giovane attrice contemporanea che sta girando un film sulla vita di Artemisia. Le esperienze delle due donne, pur avvenendo in epoche diverse, condividono una tragica somiglianza: entrambe subiscono violenze e abusi.
Nella Roma del Seicento, Artemisia è perseguitata dall’Inquisizione e accusata di peccati, mentre è anche vittima di violenza da parte di un amico di famiglia. La sua lotta per la dignità e il rispetto si svolge in un contesto di giudizi moralistici e di oppressione. Nel frattempo, Jenny, durante le riprese del film, subisce un’aggressione da parte di tre uomini, un evento avvenuto simbolicamente l’otto marzo, giornata dedicata alle donne. Questo atto di violenza si rivela traumatizzante e innesca in Jenny un profondo conflitto interiore.
Dopo l’aggressione, Jenny si trova a dover affrontare contemporaneamente due processi: quello per il suo stupro e quello relativo alla storia di Artemisia. La figura della pittrice diventa un’ossessione per Jenny, che inizia a sentirsi connessa a Artemisia nonostante i secoli che le separano. Questo legame emotivo si sviluppa in un rapporto complesso, ricco di emozioni, comprensione, ma anche di incomprensioni, che influisce negativamente sulla stabilità psicologica di Jenny.
Il romanzo di Cohen, già autore di opere come “La gabbia” e “Novanta”, mette in evidenza un’amara verità: la storia tende a ripetersi e la lotta contro la violenza di genere è una costante, indipendentemente dal tempo o dal luogo. Il libro si configura quindi non solo come un racconto di sofferenza, ma anche come un grido di denuncia che attraversa i secoli, stimolando una riflessione profonda sulla condizione femminile. Con uno stile evocativo e una narrazione che scava nell’animo delle protagoniste, “L’ombra di Artemisia” è un’opera che invita a non dimenticare e a combattere contro l’ingiustizia.
