Beppe Grillo, secondo quanto riporta l’Agi, è arrivato a Roma in prossimità della Costituente voluta da Giuseppe Conte per una fase di “rifondazione dal basso” del Movimento 5 Stelle. Tuttavia, il cofondatore del Movimento sembra essere orientato a non partecipare all’evento di ‘Nova’ previsto per sabato e domenica al Palazzo dei Congressi, dove gli iscritti decideranno su questioni cruciali come il limite dei due mandati per gli eletti e i poteri che spettano a Grillo stesso. Questo incontro potrebbe influenzare significativamente il futuro del Movimento.
La Capitale si presenta politicamente “affollata” anche per l’evento martedì 26, dove Davide Casaleggio presenterà il suo libro “Gli algoritmi del potere”. Giuseppe Conte ha affermato che se Grillo decidesse di partecipare alla Costituente, non gli verrebbe negato il microfono, evidenziando il suo ruolo di Garante. Tuttavia, Conte ha anche lanciato delle critiche, sottolineando che non sarebbe accettabile che Grillo si opponesse a un processo democratico avviato con la Costituente.
Conte, definito da Grillo “il mago di Oz”, ha commentato relativamente all’idea che Grillo, adesso, possa apparire come l’ultimo giapponese rimasto, suggerendo che potrebbe contrapporsi alla comunità degli iscritti che stanno votando per la prima volta su proposte definite da loro stessi. Ha invitato Grillo a unirsi agli attivisti sul territorio, dove molti si dedicano, anche senza risultati immediati, al lavoro di base.
Oggi, 88mila iscritti hanno la possibilità di votare per il futuro del Movimento, e Conte si è chiesto retoricamente chi sia “il giapponese che rimane isolato”, evidenziando la coerenza e la passione di chi lavora nel Movimento. La tensione tra Grillo e Conte segna un momento cruciale per il Movimento 5 Stelle, in un contesto che promette di ridefinirne la linea e la governance, mentre gli iscritti si preparano a prendere decisioni significative per il futuro dell’organizzazione.
