Roma, con la sua maestosità, ha fatto da cornice all’evento organizzato all’Accademia della Scherma presso il Foro Italico, dove si sono incontrati passato e futuro in un’atmosfera di eleganza e innovazione. La protagonista indiscussa della serata è stata la nuova Audi A5, una vera e propria scultura su quattro ruote, presentata da Massimo Faraò di Audi Italia e dal noto conduttore Linus di Radio Deejay. Insieme a loro erano presenti figure illustri come l’ex tennista Flavia Pennetta, l’imprenditore Matteo Zoppas e l’artista Renzo Arbore, in un viaggio che ha messo in luce storie di ascolto e trasformazione.
Entrare nella sala principale dell’Accademia, risalente al 1936, significa attraversare un confine temporale, dove soffitti alti e luci soffuse creano un’atmosfera magica. Al centro, la nuova Audi A5 Avant è stata presentata in un elegante Blu Ascari, simbolo di un’evoluzione che raccoglie l’eredità della quasi trentennale Audi A4. Con questo modello, Audi distingue le vetture con powertrain 100% elettrico usando numeri pari e riservando i numeri dispari ai motori a combustione, che nella maggior parte dei casi si accompagnano a soluzioni mild hybrid o plug-in hybrid.
La A5, sia nella versione Sportback che Avant, si distingue per le sue proporzioni sportive e muscolose. Dettagli come i montanti inclinati e i passaruota che evocano la potenza di un atleta la caratterizzano ulteriormente. La sua grande calandra centrale e le ampie prese d’aria ne evidenziano l’aggressività e la propensione all’ascolto del vento.
Durante l’evento, Massimo Faraò ha sottolineato l’importanza dell’ascolto e della capacità di interpretare i cambiamenti come chiavi per il futuro. Linus, trasformando il palco in uno studio radiofonico, ha esplorato con gli ospiti il concetto di ascolto, essenziale nel percorso di evoluzione sia della radio che della casa automobilistica. Ha affermato che “l’ascolto è il cuore di ogni cambiamento,” richiamando l’etimologia di Audi, che significa “ascoltare”. L’evento ha così messo in risalto come l’ascolto e l’innovazione possano coesistere in un contesto di crescente cambiamento.