Quasi tutti possediamo un conto corrente, ma molti non sono a conoscenza delle tasse e delle spese che ne derivano. Spesso ignoriamo le voci di costo associate, scoprendo solo in seguito i vari oneri legati alla gestione del conto. È sorprendente notare che pochi contribuenti sanno esattamente il costo reale del proprio conto corrente.
In merito alle spese, nonostante l’idea comune che un conto corrente sia solo un luogo di deposito, ci sono comunque costi da considerare. Se in passato l’apertura di un conto avveniva solo in filiale, con spiegazioni dettagliate riguardo a tasse e spese, ora è possibile aprirlo online, ma questo non esenta dal pagamento delle varie tasse.
I costi associati a un conto corrente variano in base alla tipologia di conto scelto. Aprire un conto tramite internet è generalmente gratuito per privati e professionisti, mentre recarsi in filiale può comportare un costo di apertura che inizia da 15€. Tuttavia, ci sono anche costi indiretti, come l’acquisto di apparecchiature per la gestione documentale e la certificazione della firma elettronica.
Le spese di mantenimento includono un canone annuale, che può superare i 10€, costi di prelievo (da 1 a 3€) e commissioni, che possono variare da banca a banca. I bonifici, a seconda della velocità richiesta, possono costare tra 1 e 5€. Ulteriori oneri sono rappresentati dalle tasse sul saldo del conto: per chi ha una giacenza media superiore a 5.000€, si applica un’imposta di bollo annua di 34,20€. Se il conto genera interessi, sarà applicata un’aliquota del 26% sugli interessi stessi, anche se la maggior parte dei conti correnti offre tassi di interesse molto bassi, spesso intorno allo 0%.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è il costo dei prelievi, che possono variare da un minimo di 250€ a un massimo di 1500€. Conoscere queste piccole spese è fondamentale per una gestione consapevole del proprio conto corrente, per evitare sorprese e per pianificare meglio le proprie finanze.