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venerdì, 22 Novembre, 2024
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Confessione del Marito in Carcere: Chiusura del Caso Deidda

Igor Sollai, autotrasportatore di 43 anni, ha confessato l’omicidio e l’occultamento del cadavere della moglie, Francesca Deidda, scomparsa dal 10 maggio. La confessione è avvenuta nel carcere di Uta, dopo un lungo periodo di detenzione iniziato l’8 luglio. Inicialmente, Sollai si era proclamato innocente, sostenendo che Francesca era fuggita volontariamente. Tuttavia, si accumulavano indizi contro di lui, tra cui il suo comportamento sospetto dopo la scomparsa.

Francesca, 42 anni e madre di famiglia, aveva un lavoro in un call center e viveva a San Sperate. Nessuno denunciò la sua scomparsa per settimane, nonostante la famiglia e i colleghi mostrassero preoccupazione. Una lettera di dimissioni inaspettata e messaggi inviati dal cellulare della donna hanno alimentato i sospetti. Le colleghe, insospettite, hanno orchestrato un tranello scoprendo che chi comunicava con loro non era Francesca.

Il fratello di Francesca, Andrea Deidda, ha denunciato la scomparsa il 30 maggio, portando a un’indagine riservata. Nonostante le dichiarazioni di Sollai, che negava di sapere dove fosse la moglie, le indagini si sono intensificate. Arrestato l’8 luglio, è emerso che gli investigatori avevano raccolto una serie di prove e monitorato i suoi movimenti attraverso il GPS del suo veicolo.

Le ricerche del corpo di Francesca si sono concentrate in un’area vicino al ponte romano, dove sono stati trovati resti e oggetti personali, inclusi un bite riconosciuto e tracce di sangue. Il controllo con un cane molecolare ha portato alla scoperta del cadavere in un borsone abbandonato. L’autopsia ha riscontrato lesioni da oggetto contundente, suggerendo un omicidio violento.

Sollai ha continuato a negare la sua responsabilità, affermando che il matrimonio era in crisi, ma senza collegare questo alla presunta relazione extraconiugale. Nonostante le richieste di affidarlo ai domiciliari, il tribunale ha confermato la sua detenzione, temendo fuga e inquinamento delle prove. L’arma del delitto non è stata trovata e si ipotizza che l’omicidio sia avvenuto nel soggiorno della coppia. Le indagini continuano e il prossimo interrogatorio di Sollai si svolgerà la settimana successiva.

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