‘Sotto il vulcano’, curato da Marino Sinibaldi e Federico Bona per Feltrinelli, ha rappresentato un esperimento editoriale negli ultimi tre anni, fungendo da rivista letteraria trimestrale destinata a esaminare le inquietudini post-pandemiche, con radici antecedenti. Ha cercato di delineare una mappa delle emozioni contemporanee attraverso una selezione di opere significative della nostra letteratura, esplorando una vasta gamma di temi e toni.
Da quest’iniziativa è nata l’antologia ‘Fuochi’ (Feltrinelli, 249 pagine, 22 euro), che, come descritto da Sinibaldi nella prefazione, utilizza la metafora ‘vulcanica’ per tracciare una geografia dei nuovi territori e dei sentimenti che li popolano. L’opera raccoglie trenta racconti di autori come Chiara Gamberale, Michele Serra, Donatella Di Pietrantonio e Paolo Giordano, originariamente scritti per numeri monografici su temi differenti, creando così una raccolta disomogenea ma coerente nel complesso.
I racconti spaziano da adolescenti in cerca di identità, che affrontano operazioni per assomigliare a Ken, a ragazze in fuga da Napoli che si confrontano con il loro passato in un contesto culturale come il Cile. Vi sono anche briganti del XIX secolo, storie scritte da macchine e l’esplorazione di amori complessi in un’epoca turbolenta. Temi ricorrenti includono corpi che si avvicinano e si toccano, ma che non sempre riescono a rimanere vicini.
Nonostante qualche imperfezione, con un linguaggio che riflette talvolta le contaminazioni dei social media, ‘Fuochi’ si presenta come un almanacco degli ultimi anni. Oltre alla diversità nei racconti, c’è un elemento di connessione: ogni storia porta con sé un frammento della nostra esperienza e delle nostre emozioni. La presentazione di ‘Fuochi’ avverrà il 22 novembre a Roma, presso l’Istituto Treccani, insieme al volume “Un anno di storie”. Sebbene non tutte le storie possano risultare gradite a tutti, ciascuna di esse porta con sé un pezzo della nostra realtà contemporanea.
