Alessandro Basciano è stato posto in custodia cautelare per stalking nei confronti della sua ex compagna, Sophie Codegoni. Secondo le accuse, Basciano avrebbe proferito minacce molto gravi nei confronti di Sophie, tra cui l’affermazione: “Se non torni con me ti ammazzo come un cane e devi aver paura di tornare a casa”. Questo episodio risale al 4 novembre 2023 e rappresenta solo uno degli episodi di intimidazione e controllo.
La relazione tra Basciano e Codegoni era iniziata nel marzo 2022 e, dalla loro unione, era nata una figlia. Tuttavia, nonostante la nascita della bambina, la coppia ha affrontato numerosi problemi, che hanno portato alla rottura nel corso dell’autunno del 2023. I rapporti tra i due si sono deteriorati nel tempo, sfociando in una serie di comportamenti inquietanti da parte di Basciano.
Le minacce e le azioni del Basciano hanno sollevato preoccupazioni significative, non solo per la sicurezza di Sophie, ma anche per il benessere della loro figlia. Il stalking è una questione seria e complessa, che può avere conseguenze devastanti per le vittime. La testimonianza di Sophie Codegoni ha portato all’intervento delle autorità, che hanno ritenuto necessario arrestare Basciano per proteggere la donna dalla sua violenza e dalle minacce.
Le dichiarazioni rese da Sophie descrivono un quadro preoccupante di un uomo capace di esercitare potere e controllo attraverso la paura, mettendo in evidenza come le dinamiche relazionali possano degenerare in situazioni di abuso. La custodia cautelare di Basciano rappresenta un passo verso la protezione di Sophie e della loro figlia, nel tentativo di garantire loro un ambiente più sicuro e sereno.
Questo caso evidenzia l’importanza di affrontare il fenomeno dello stalking e di offrire supporto alle vittime. Le autorità hanno il compito di intervenire in situazioni di pericolo per limitare le conseguenze negative di tali comportamenti. La vicenda di Basciano e Codegoni sottolinea la necessità di mettere in atto misure efficaci per prevenire la violenza domestica e proteggere i soggetti vulnerabili in situazioni simili.