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sabato, 23 Novembre, 2024
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Scienziati e opposizione alla legge sulla mototerapia

Negli ultimi giorni, il Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge sulla mototerapia, presentato dalla Lega, nonostante le proteste dell’opposizione e di alcuni scienziati, tra cui la senatrice a vita Elena Cattaneo. La mototerapia è un progetto ideato dal campione di motocross Vanni Oddera, che prevede l’uso di moto elettriche in aree protette, anche all’interno degli ospedali, per effettuare dimostrazioni di freestyle motocross e permettere ai pazienti di provare un giro in moto. La legge mira a riconoscere questa pratica come terapia complementare, da utilizzare insieme alla medicina tradizionale, con l’intento di migliorare l’esperienza dell’ospedalizzazione.

La ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha descritto l’approvazione del ddl come un importante cambiamento e un primo passo verso una uniformità nelle attività terapeutiche, sottolineando l’importanza delle terapie complementari. Tuttavia, l’approvazione della legge ha suscitato forti critiche da parte dell’opposizione e degli scienziati. Matteo Renzi ha accusato la Lega di “amichettismo”, mentre gli scienziati hanno evidenziato la mancanza di evidenze scientifiche a supporto della mototerapia. L’unico studio menzionato a favore di questa pratica riguarderebbe malattie oncologiche pediatriche, ma, secondo Cattaneo, avrebbe gravi carenze metodologiche e non è stato citato in alcun modo significativo dopo la sua pubblicazione.

Secondo gli esperti, una terapia deve essere validata dalla letteratura scientifica, e la mototerapia viene considerata una “legge-spot” priva di sostanza. Cattaneo ha espresso il proprio disaccordo, ritenendo che l’approvazione del ddl rappresenti un ulteriore passo indietro nella legislazione scientifica. Ha sottolineato l’incapacità del Parlamento di distinguere tra realtà e finzione nel campo medico, dichiarando che è fondamentale differenziare tra attività ludico-ricreative e terapie concrete. Le prime non necessitano di alcuna legge. Secondo Cattaneo, definire attività prive di evidenza scientifica come “terapie” è dannoso, poiché crea confusione e false speranze. Ha concluso affermando che la mototerapia dovrebbe essere considerata un’attività ludica piuttosto che una terapia integrativa o complementare.

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