Intervistato nel podcast ‘Vamo a Calmarno’, Luis Jimenez, ex calciatore di squadre come Ternana, Fiorentina, Lazio, Inter, Parma e Cesena, ha condiviso esperienze inquietanti legate al calcio italiano, rivelando di aver giocato almeno tre partite truccate. Sebbene non possa specificare la squadra coinvolta, ha sottolineato che tali situazioni in Cile non si sono mai verificate. In Italia, la cultura del calcio era contaminata da numerose partite sistemate, con la mafia che giocava un ruolo significativo in queste dinamiche. Tuttavia, ha notato che la situazione è migliorata nel tempo, poiché molti ex calciatori e dirigenti sono stati puniti e non lavorano più nel calcio.
Jimenez ha raccontato un episodio particolare del suo passato nella Ternana. Durante una delle sue prime partite in Italia, entrò dalla panchina e realizzò un gol, ma si trovò in grave difficoltà con il portiere, il quale desiderava che la partita finisse in pareggio. Ignorando l’accordo esistente, Jimenez si era impegnato al massimo, ma questo generò tensioni poiché il portiere, volendo un risultato diverso, lo percepì come un ostacolo.
Riferendosi a un altro episodio, Jimenez ha menzionato una partita del 2004 contro l’Atalanta, una sfida di alto livello tra due squadre ai vertici della classifica. Dopo essersi procurato un rigore, notò un’atmosfera di disperazione intorno a lui, compreso il compagno che calciò il rigore senza mostrare segni di esultanza. A causa di un colpo ricevuto, rimase fuori dal campo e, con grande sorpresa, scoprì dal medico che la partita era stata aggiustata. Gli fu comunicato che non avrebbe dovuto più entrare in area di rigore, ma nessuno lo informò della situazione pregressa. La sua richiesta di essere avvisato in situazioni critiche si rivelò un tema ricorrente nella sua carriera, evidenziando l’atmosfera opaca che circondava alcune partite nel calcio italiano.