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Strategie e Sfide nella Politica Antidroga: L’Intervento di Alfredo Mantovano nel Libro dei Fatti 2024

La politica antidroga del governo Meloni, illustrata nell’intervento di Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato, nel Libro dei Fatti 2024, affronta la crescente diffusione delle sostanze psicoattive tra i giovani. Nel 2023, circa il 40% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni ha utilizzato almeno una volta una sostanza illegale, principalmente cannabis, ma si registrano aumenti nell’uso di cocaina e crack. Inoltre, circa il 30% ha fatto uso nel corso dell’ultimo anno. Si osserva un incremento delle persone che si rivolgono ai Servizi per le Dipendenze (SERD), mentre l’età del primo contatto con le droghe continua a scendere. Questo panorama comporta gravi costi umani e sociali, inclusi danni alla salute, rottura dei legami familiari e affettivi, e un aumento dei reati, che comportano carichi finanziari considerevoli per il Servizio Sanitario Nazionale.

Per affrontare questo problema, il governo ha posto la prevenzione delle dipendenze come priorità. È stato avviato un potenziamento della conoscenza scientifica riguardo al fenomeno, collaborando con università e laboratori di tossicologia forense per migliorare la raccolta dei dati. Accanto a questo, è importante il rafforzamento degli strumenti per il recupero delle persone affette da tossicodipendenza, non considerata una condizione irreversibile. Tra le azioni intraprese, vi è stata l’approvazione di criteri di sicurezza e qualità per le comunità terapeutiche, un passo fondamentale per garantire libertà di cura sul territorio.

Il governo ha anche innovato le politiche antidroga attraverso un nuovo metodo di lavoro basato sul “coordinamento”. Un esempio è il “Tavolo fentanyl”, che favorisce lo scambio di informazioni e la valutazione tra le amministrazioni competenti, contribuendo all’elaborazione di un Piano di prevenzione che ha suscitato l’interesse di partner internazionali. Inoltre, sono state introdotte nuove forme di finanziamento, come l’8 per mille per il recupero dalle dipendenze, supportando così un sistema composto da 591 SERD e 928 strutture private convenzionate. Nel 2023, queste strutture hanno assistito oltre 158.000 persone grazie all’impegno di oltre 6.000 professionisti.

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