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domenica, 24 Novembre, 2024
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Donne d’Impresa: Elisabetta Mignoni e la nascita della Maison Bibelot

La Maison Bibelot, fondata da Elisabetta Mignoni nel 1997, è diventata un punto di riferimento per collezionisti e appassionati d’arte a Firenze e Milano. La casa d’aste si è distinta per l’organizzazione di house sales di grande successo, guadagnando un riconoscimento internazionale nel settore dell’antiquariato, collezionismo, alta gioielleria e arte contemporanea. Gli oggetti all’asta comprendono arredi storici e collezioni di famiglie nobili, con un particolare focus su gioielli e orologi, considerati investimenti a lungo termine.

Elisabetta, laureata in Lettere e Storia Moderna, ha intrapreso questa strada inaspettatamente dopo un incontro fortunato. Senza figli, si dedica completamente al suo lavoro, trattando le opere d’arte come figli da valorizzare. Appassionata di vela, condivide il tempo libero col marito, un ex esperto di banche, ora skipper. Nonostante si senta poco esperta in Intelligenza Artificiale, ha già deciso di approfondirne l’importanza per il suo business. Ha anche espanso la MaisonBiblot a Milano, formando un team giovane e competente che lavora con passione.

Elisabetta racconta che la Maison Bibelot è nata non per caso ma da una ‘fortunata casualità’. La sua carriera inizia nel 1991, quando è assunta da una storica casa d’aste fiorentina. I sette anni trascorsi lì hanno suscitato in lei un amore per l’arte e l’antiquariato. Spiega che le vendite private sono riservate a opere importanti e a clienti che preferiscono discrezione. In questo caso, il prezzo è concordato con il proprietario, contrariamente alle aste, dove vi è spazio per sorprese.

Durante la pandemia, le aste online hanno guadagnato popolarità, e la Maison Bibelot ha adattato i propri servizi, aumentando il numero delle aste annuali da otto a trenta. I cataloghi sono redatti da un team giovane, accompagnati da fotografie professionali, garantendo sicurezza agli acquirenti.

Infine, Elisabetta sottolinea la forte presenza femminile nella Maison Bibelot, non per volere ma per merito, evidenziando che la passione e la volontà di apprendere sono requisiti fondamentali nel suo team. Pur non avendo mai subito discriminazioni di genere, riconosce di essere un’eccezione in un settore tradizionalmente dominato dagli uomini.

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