La rivoluzione ‘Nova’ del Movimento 5 Stelle segna l’addio alla figura del garante, l’eliminazione del limite dei due mandati e l’apertura a nuove alleanze politiche, seguendo la direzione indicata dal presidente Giuseppe Conte. Durante un incontro al Palazzo dei Congressi di Roma, il Movimento ha registrato un’alta partecipazione al voto con 88.943 iscritti, tutti i 12 quesiti proposti hanno superato il quorum del 50% più uno. Il risultato più significativo ha visto il 72,08% dei votanti favorevoli alla modifica della regola sui mandati, con solo il 25,04% contrari. Anche il divieto di alleanze politiche è stato respinto con l’81,20% di no, mentre il 63,24% ha votato per dire addio a Beppe Grillo, con il 29,09% che si è opposto.
In questo contesto, Conte ha sottolineato l’importanza del processo costituente per mantenere il collegamento con la base, affermando che il fuoco del M5s è ancora vivo e che il Movimento non sarà mai una “timida brezza”, ma un vento forte volto a cambiare il paese. Ha espresso il suo rammarico per le critiche ricevute e le confusioni sul significato del M5s, sostenendo che il Movimento è il risultato di attacchi ingiusti da parte dei media e degli avversari.
Riguardo alla modifica dei mandati, Conte ha interpretato il segnale degli iscritti come un’indicazione per valorizzare esperienze e competenze. Ha definito il M5s “progressista indipendente”, evidenziando la necessità di essere radicali nei valori ma pragmatici nelle soluzioni. L’apertura alle alleanze non è vista come un obiettivo, ma come un mezzo per promuovere cambiamenti sociali e combattere le ingiustizie. Conte ha anche preso le distanze da ideologie conservative e reazionarie, affermando che il M5s è una comunità di “cuori impavidi”, pronta a commettere errori ma sempre determinata a non chinare la testa.
Ora, Conte e il Consiglio nazionale del M5s dovranno formalizzare le modifiche al statuto in base alle indicazioni degli attivisti, segnando un nuovo capitolo per il Movimento 5 Stelle in un contesto politico in evoluzione.
