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lunedì, 25 Novembre, 2024
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Sciopero dei treni: Riepilogo dei ritardi e delle cancellazioni

Domenica è stata una giornata complicata per i passeggeri dei treni a causa di uno sciopero di 24 ore indetto dai sindacati autonomi, che ha coinvolto tutto il personale delle aziende ferroviarie, ad eccezione delle regioni Piemonte e Valle d’Aosta. Lo sciopero, che si è concluso alle 21, ha causato numerosi ritardi e cancellazioni di treni da Nord a Sud. L’Unione sindacale di base (Usb) ha segnalato un’alta adesione alla protesta, con una media del 75% di partecipazione tra i ferrovieri e punte del 100% in alcune aree, che ha portato a un significativo numero di treni cancellati o ritardati. I lavoratori, giunti al settimo sciopero, hanno voluto inviare un messaggio chiaro e forte, con segnali positivi anche dai settori della Vendita e Assistenza, Manutenzione e addetti alla circolazione, che hanno partecipato alla protesta in vari impianti.

Le cancellazioni hanno colpito in particolare i treni regionali, mentre le linee ad alta percorrenza hanno mantenuto le loro tratte, sebbene con ritardi. A Roma, alla Stazione Termini, circa trenta treni sono stati cancellati tra partenze e arrivi. A Milano, lo sciopero ha influito su numerosi treni ad alta velocità e regionali, incluso il Malpensa Express. Trenord ha attivato un servizio bus diretto tra la stazione di Cadorna e l’aeroporto. Anche a Firenze, alla stazione di Santa Maria Novella, ci sono stati disagi, con lunghe file di turisti in cerca di informazioni. Disagi significativi sono stati registrati anche a Venezia-Santa Lucia e alla stazione centrale di Bologna.

Questo sciopero si inserisce nel quadro della vertenza per il rinnovo contrattuale nazionale delle attività ferroviarie, portata avanti da un ampio fronte di sigle di base. Tra le richieste avanzate ci sono misure per garantire la salute e la sicurezza del personale, il riconoscimento del lavoro usurante per i ferrovieri, la riduzione dell’orario di lavoro, maggiori riposi e adeguati riconoscimenti salariali e professionali, oltre a temi di democrazia sindacale e difesa del diritto di sciopero. Dopo questo intervento, i treni non saranno coinvolti nello sciopero generale di Cgil e Uil previsto per il 29 novembre.

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