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lunedì, 25 Novembre, 2024
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Chiusura di Nova: Conte intervista Wagenknecht e afferma ‘Essere progressisti è un spartiacque cruciale’

Il secondo e ultimo giorno di Nova, l’assemblea costituente del Movimento 5 Stelle, si è aperto con il panel sull’Autonomia e sulle riforme, intitolato “Una e indivisibile”. Il palco, dominato dal blu, accoglie numerosi partecipanti, con i temi di pace, lotta al neoliberismo e all’élite ben accolti dal pubblico. Si è registrata una contestazione da parte di un gruppo di militanti che criticava il processo costituente, ma è emersa la richiesta di una “identità forte” del Movimento. Durante il dibattito, si è parlato di progressismo, con la definizione di “progressisti indipendenti” e l’inclusione nel “campo progressista” sotto voto.

Tra i relatori figurano Roberto Fico, la senatrice Alessandra Maiorino e ospiti come lo storico Tomaso Montanari e l’economista Jeffrey Sachs. Tuttavia, la protagonista della giornata è stata la leader del partito tedesco Bsw, Sahra Wagenknecht, che ha parlato via web, affermando che l’Occidente e la NATO hanno una corresponsabilità nella guerra in Ucraina. Ha sostenuto che la guerra sarebbe potuta finire nel 2022, ma le forniture di armi e la crescente escalation hanno complicato la situazione, con il rischio di un conflitto in Europa.

Wagenknecht ha anche evidenziato la necessità di un movimento pacifista in Europa e ha invitato all’attuazione di un cessate il fuoco e di negoziati, enfatizzando l’importanza della cooperazione tra forze politiche per un’Europa progressista. Il presidente Conte ha risposto positivamente all’invito per un incontro a Berlino, sottolineando la necessità di creare spazi per forze politiche alternative.

Stefano Patuanelli ha affermato che la maggioranza del M5S supporta Conte e il suo ruolo, e ha richiamato l’importanza di proteggere i diritti di coloro che dissentono dalla maggioranza. Alessandra Todde ha partecipato anch’essa all’assemblea, mentre Conte ha concluso annunciando l’esito delle votazioni sugli statuti, tra cui modifiche ai poteri del garante Beppe Grillo e il limite dei mandati. Le decisioni riguardano anche alleanze e posizionamento politico del M5S, dimostrando un processo di ristrutturazione interno significativo. La giornata si è chiusa con un clima di partecipazione attiva e impegno verso un futuro unito e autonomo del Movimento.

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