Per il campione italiano Jannik Sinner, il 2024 si sta rivelando un’annata da record, con statistiche impressionanti che lo collocano nell’élite del tennis mondiale. Il 23enne di San Candido ha conquistato il titolo di numero 1 al mondo, avvicinandosi sempre di più alle leggendarie figure di Nadal, Federer e Djokovic. La sua stagione è caratterizzata da una straordinarietà tale che ha visto Sinner perdere soltanto 6 partite su 79 giocate, un risultato eccezionale che denota la sua superiorità. Con ben 18 vittorie contro i Top 10, Sinner si è impresso nella memoria storica del tennis, distinguendosi per la sua capacità di vincere anche in situazioni di grande pressione.
Un altro record significativo è la sua abilità di non aver mai perso una partita in singolare in due set, un traguardo che prima era appannaggio esclusivo di Federer nel 2005, il quale aveva concluso quell’anno con un incredibile 81-4. Le prestazioni di Sinner sono quindi da considerarsi all’altezza di quelle dei migliori giocatori della storia. La nuova statistica lo paragona ai “big three”, dato che altri tre giocatori, oltre a lui, sono riusciti a registrare almeno 18 vittorie contro i migliori dieci tennisti in un anno: Federer, Nadal e Djokovic.
Federer ha ottenuto risultati simili nel 2004 e 2006, Nadal nel 2014, e Djokovic ha superato questa soglia in sei occasioni consecutive dal 2011 al 2016. L’abilità di Sinner sembra quindi indicare che stia intraprendendo una carriera che potrebbe non solo replicare, ma anche superare i risultati dei suoi illustri predecessori. Con la continuità di rendimento mostrata finora, ci sono molte aspettative su ciò che il futuro riserva per Sinner. Questa posizione privilegiata nel ranking e il suo stile di gioco potente gli offrono la possibilità di entrare definitivamente nella storia del tennis, un’impresa che fino a qualche anno fa poteva sembrare impensabile per un tennista italiano, ma che oggi sembra alla sua portata. La crescita di Sinner permette di nutrire speranze e sogni di una carriera straordinaria, capace di fare la storia.