UniCredit ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto da 10,1 miliardi di euro per Banco BPM, che valuta ogni azione di BPM a 6,66 euro. Se l’operazione andrà a buon fine, si formerà “il terzo istituto di credito europeo per capitalizzazione di mercato”. Questa mossa riflette gli sforzi dell’amministratore delegato Andrea Orcel per consolidare il frammentato settore bancario europeo. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha affermato che l’offerta è stata comunicata ma non concordata con il governo, che applicherà la golden power e valuterà attentamente la proposta di UniCredit per ottenere le necessarie autorizzazioni.
In Borsa, le azioni di BPM sono aumentate del 2,14%, mentre quelle di UniCredit hanno visto una diminuzione del 3,9%. L’offerta rappresenta un premio dello 0,5% rispetto al prezzo dell’azione di venerdì scorso e del 14,6% rispetto al prezzo del 6 novembre, quando BPM ha presentato un’offerta per l’acquisto dell’asset manager Anima Holding. Recentemente, BPM ha acquisito anche una partecipazione del 5% nel Monte dei Paschi di Siena.
UniCredit ha già avuto un anno impegnativo, segnato dall’acquisizione di una partecipazione in Commerzbank. Orcel ha sottolineato che con l’acquisto di BPM si espanderà la portata geografica e la base clienti, incrementando le attività premium e consolidando la posizione di UniCredit come seconda banca italiana. BPM, da parte sua, ha una solida clientela al dettaglio e opera principalmente nelle ricche regioni settentrionali dell’Italia.
Se l’operazione andrà come previsto, essa si concluderà entro giugno 2025, con un’integrazione completa tra le due banche entro 12 mesi dalla chiusura della transazione. Per quanto riguarda Commerzbank, Orcel ha affermato che l’offerta per BPM non ha implicazioni per un investimento in questa banca, e ha ribadito l’importanza di rispettare il processo elettorale in Germania previsto per febbraio. UniCredit non intende mai integrare due banche contemporaneamente e prenderà il tempo necessario prima di procedere su Commerzbank.
Infine, gli sviluppi recenti in Europa hanno evidenziato la necessità di un consolidamento nel settore bancario per affrontare la concorrenza dei grandi istituti statunitensi e di quelli in crescita in Asia. L’interesse di UniCredit per BPM non sorprende, poiché il gruppo aveva già tentato di acquisirla due anni fa. Orcel ha chiarito che non ha attualmente ambizioni riguardo MPS.
