Nell’ultimo turno di Serie A, la tredicesima giornata del campionato, ci sono stati diversi episodi controversi legati alla direzione arbitrale e all’uso del VAR. La partita più discussa è stata Napoli-Roma, che ha visto gli azzurri prevalere con un gol di Lukaku. L’attaccante belga è stato al centro di due episodi discusionali. Nel primo, Lukaku è entrato in scivolata su Celik con il piede a martello, ma l’arbitro Massa non ha estratto il cartellino giallo. Poco dopo, ha colpito il portiere della Roma, Svilar, nell’area di rigore, ma ancora una volta non è stata mostrata alcuna ammonizione. Questi due episodi potrebbero aver influito sul corso della partita e sulla performance di Lukaku, che ha segnato nella ripresa.
In un’altra partita, Genoa-Cagliari, terminata con un pareggio di 2-2, ci sono stati altri episodi controversi. Il primo avviene al 41′, quando un cross di Zortea viene bloccato da un intervento maldestro di Bani, che colpisce la palla con il viso e poi con la mano, ma l’arbitro non giudica l’azione punibile. Al 85′, un contrasto tra Martin e Piccoli porta l’arbitro Sozza a decretare un rigore, che Piccoli trasforma. Tuttavia, al 92′, Sozza sanziona severamente con un rosso diretto Viola per un intervento duro su Badelj. Dopo un richiamo al VAR, l’espulsione viene cambiata in ammonizione. Negli ultimissimi istanti, il Genoa chiede un rigore per un tocco di mano in area, ma l’arbitro decide di non concederlo, fischiando infine la fine dell’incontro.
In generale, la gestione dei cartellini da parte degli arbitri in queste partite è stata messa in discussione. Gli episodi evidenziano le difficoltà degli arbitri nel prendere decisioni in situazioni complesse e la tensione che queste situazioni possono generare in campo. La situazione ha sollevato interrogativi sull’uso del VAR e sul suo impatto sul gioco, mantenendo alta l’attenzione sui futuri incontri del campionato.