Il 25 novembre, una giovane di 27 anni ha testimoniato in tribunale contro Antonino Pizzolato, medaglia di bronzo nel sollevamento pesi alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e Parigi 2024, insieme a Davide Lupo, Claudio Tutino e Stefano Mongiovì. La vittima accusa questi uomini di violenza sessuale di gruppo, un episodio avvenuto il 22 luglio 2022 a Trapani. Durante la sua testimonianza, la ragazza finlandese ha descritto l’accaduto, raccontando di essersi addormentata sul divano e di essersi risvegliata trovandosi circondata dai suoi aggressori. Ha riferito di aver tentato di liberarsi, ma di essere stata trattenuta e di non essere riuscita a muoversi.
Ha descritto la situazione come estremamente spaventosa, dicendo di aver avuto paura di subire danni e di sentirsi soffocata, tanto da paralizzarsi. In un momento critico, è riuscita a spingere via uno dei suoi aggressori e a rannicchiarsi, il che ha portato gli altri a smettere. La testimonianza della vittima evidenzia il trauma e la paura vissuti durante la violenza. Il processo per questa gravissima accusa inizierà il 4 dicembre, e l’attenzione è alta riguardo agli sviluppi della vicenda.
Questo caso ha sollevato interrogativi sul tema della violenza di genere e sul trattamento delle vittime nel sistema legale. Gli imputati, tra cui un noto atleta, sono soggetti a un’attenzione mediatica significativa, e il processo sarà un momento cruciale non solo per la vittima, ma anche per la società in generale, che è chiamata a riflettere su queste problematiche. La vicenda ha suscitato emozioni forti e un senso di solidarietà verso la giovane donna che ha trovato il coraggio di denunciare un atto così violento e devastante. Il processo sarà monitorato attentamente per il suo impatto sulla giustizia e sulla lotta contro la violenza di genere nel contesto sportivo e nella società nel suo complesso.