Continua il conflitto tra Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, e Beppe Grillo, fondatore e ex garanta del movimento. Durante un collegamento con la trasmissione “Il rosso e il nero” su Rai Radio Uno, Conte ha affermato che la richiesta di Grillo di rivotare non può considerarsi un ricorso. Secondo Conte, Grillo ha creato nel tempo una serie di regole interne e, nonostante i tentativi di aggiornare lo statuto, non è stato possibile trovare un accordo. Grillo ha quindi esercitato il suo diritto di richiesta e Conte ha preannunciato una votazione da parte della comunità del Movimento, alla quale è certo che i membri risponderanno positivamente, nonostante la situazione complessa.
In merito alla consulenza da 300 mila euro di cui Grillo godeva prima di questo conflitto, Conte ha rivelato che Grillo ha insistito molto per ottenere questo contratto di collaborazione con il partito, stipulato insieme a Gianroberto Casaleggio. Tuttavia, secondo Conte, Grillo non sembra rispettare questo accordo, essendo attualmente coinvolto in una comunicazione contraria al Movimento stesso. L’ex premier ha sottolineato la necessità di chiarire la posizione di Grillo e le sue azioni, che sembrano influenzare negativamente l’immagine del Movimento e la sua coesione interna.
Il continuo scontro fra i due è emblematico di una fase di crisi interna al Movimento 5 Stelle, un movimento che ha subito notevoli cambiamenti e sfide nel corso degli anni. Le divergenze tra Conte e Grillo mettono in luce le tensioni all’interno di un partito che deve affrontare la propria identità e missione in un panorama politico in evoluzione. Conte si mostra determinato a rimanere al timone e a garantire un’unità di intenti, cercando di superare le controversie attuali e riportare il Movimento a una condizione di stabilità e coesione.