“O si vive a lungo o si vive poco, e non ci si può fare molto al riguardo”, affermava John Tinniswood, divenuto uomo più anziano del mondo dopo la morte di Juan Vicente Pérez Mora nel 2022. Nato nel 1912 a Liverpool, Tinniswood ha vissuto attraverso eventi significativi come due guerre mondiali e pandemie globali, e si è spento all’età di 112 anni, nella casa di cura di Southport, circondato dall’affetto della famiglia e dalla musica.
Conobbe sua moglie Blodwen a un ballo e si sposarono nel 1942, durante la Seconda guerra mondiale, mentre prestava servizio nel Royal Army Pay Corps. Dopo la guerra, ha lavorato come contabile nell’industria petrolifera e si è ritirato a 60 anni. La sua vita matrimoniale durò 44 anni, fino alla morte di Blodwen nel 1986.
Durante gli ultimi anni, Tinniswood ha ricevuto ogni anno un biglietto di auguri dalla Regina Elisabetta, che era 14 anni più giovane di lui. Nel suo tempo libero, si è dedicato al volontariato nella Blundellsands United Reformed Church ed era un grande tifoso del Liverpool Football Club.
Quando il Guinness World Records gli ha assegnato il titolo di uomo più anziano del mondo, Tinniswood ha affermato che non c’era alcun segreto per la sua longevità, sostenendo che era “solo fortuna”. Non seguiva una dieta particolare, tranne per il suo amore per il ‘fish & chips’, piatto tradizionale inglese di cui non rinunciava a mangiarne ogni venerdì.
Tinniswood lascia una figlia, quattro nipoti e tre pronipoti. La sua vita rappresenta un esempio di resilienza e positività, nonostante le sfide e le perdite personali che ha affrontato. La sua storia è quella di un uomo che ha vissuto a lungo e con significato, apprezzando il tempo trascorso con la famiglia e nella comunità, e trovando gioia nei piccoli piaceri della vita quotidiana.
