Nel 2024, 463 mila italiani hanno chiesto aiuto al Banco Farmaceutico per ottenere medicinali e cure gratuiti, un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente. Questo dato è riportato nel libro sulla povertà sanitaria curato dall’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria, che evidenzia come il costo dei farmaci stia diventando sempre più insostenibile per le famiglie. Nel 2023, la spesa per farmaci è aumentata di 731 milioni di euro, passando da 9,91 miliardi nel 2022 a 10,65 miliardi. Negli ultimi sette anni, la spesa per i farmaci a carico delle famiglie è aumentata di 2,576 miliardi di euro, pari a un incremento del 31,9%.
Le persone più colpite dall’aumento dei costi sono per lo più uomini (54%) e adulti tra i 18 e i 64 anni (58%), ma circa un quarto delle persone in povertà sanitaria sono minori. Il rapporto segnala anche che sta aumentando il numero di persone che evitano di fare visite mediche o di seguire cure necessarie per ridurre le spese sanitarie; nel 2023, 3 milioni 369 mila famiglie hanno adottato questa strategia. Nelle famiglie povere, una su quattro ha rinunciato a cure o visite, mentre tra le famiglie non povere, il 12,8% ha fatto lo stesso.
Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico Ets, ha dichiarato che combattere la povertà sanitaria significa attuare gesti di gratuità per aiutare chi è in difficoltà, e che è fondamentale approfondire il problema attraverso un lavoro culturale. Le analisi dell’Osservatorio indicano che in Italia le persone vulnerabili fanno fatica a prendersi cura della propria salute. Tuttavia, emerge la necessità di una collaborazione consapevole fra vari attori – tra cui enti non profit, farmacisti, medici, aziende, cittadini e istituzioni – per affrontare il bisogno di benessere integrale, che comprende aspetti fisici e spirituali, oltre a cure mediche e farmacologiche, così come accoglienza e comprensione.
