Il commento della premier Giorgia Meloni sul cessate il fuoco in Libano serve da sottolineatura agli alleati affinché evitino fratture all’interno della maggioranza riguardo il taglio del canone Rai. Oggi, in Commissione Bilancio del Senato, Forza Italia ha votato in modo diverso rispetto agli alleati, e l’emendamento della Lega, che proponeva una riduzione di 20 euro del canone, è stato rigettato con un voto di 12 a 10, tiltando il governo per un errore nella gestione dell’Aula.
Nonostante i partiti considerino l’esito come un semplice incidente, Meloni aveva già espresso la necessità di ridurre i conflitti interni. Vuole che simili problemi vengano evitati in futuro. Durante i Dialoghi mediterranei a Roma, Meloni ha discusso la situazione con il vicepremier Tajani e telefonicamente con il vicepremier Salvini. Entrambi hanno cercato di mitigare la tensione, sottolineando che non ci sono problemi di coesione nella maggioranza, con Forza Italia che rivendica di avere mantenuto un atteggiamento coerente.
Salvini ha ripetuto che la Lega intende presentare di nuovo l’emendamento alla Camera, ma riconosce che l’atteggiamento di Forza Italia potrebbe riflettere interessi aziendali, un’accusa respinta dagli alleati. I leader della Lega e di FI hanno lavorato per mantenere il dialogo, sostenendo che ci sono altre priorità in ballo, come la riduzione dell’Irpef.
Recentemente, i tentativi di mediazione per affrontare il tema della presidenza Rai, che ha visto candidati divergenti come Simona Agnese di FI, sono falliti. La discussione si estende anche ad altre nomine governative e a un possibile rimpasto, sebbene non vi sia attualmente l’intenzione di apportare cambiamenti significativi. Si prevede che il chiarimento tra i leader di partito avvenga nei prossimi giorni, specialmente in relazione al voto di fiducia sul dl fiscale e sulla legge di bilancio.
Nel frattempo, le opposizioni hanno criticato la maggioranza, sostenendo che la situazione attuale dimostra divisioni interne e incertezze. Tuttavia, alcuni leader di maggioranza ribadiscono la solidità dell’alleanza, affermando che non ci sono preoccupazioni per la stabilità del governo, nonostante le tensioni riscontrate.