È iniziata la stagione invernale sulle montagne italiane, con l’apertura di diversi comprensori sciistici in Veneto, Piemonte, Trentino Alto Adige, Lombardia e Valle d’Aosta tra il 29 e il 30 novembre. Sebbene l’offerta delle piste sia limitata, ci si aspetta una buona affluenza grazie ai recenti abbassamenti di temperatura che hanno permesso l’utilizzo di cannoni da neve avanzati, oltre a qualche nevicata. La tradizionale “settimana bianca”, che un tempo era esclusivamente dedicata allo sci, si è evoluta. Oltre allo sci, le stazioni propongono esperienze diversificate come passeggiate romantiche, ciaspolate, slittino, benessere in spa e ristorazione d’eccellenza.
Quest’anno, i costi degli skipass stanno aumentando, sia per gli abbonamenti stagionali che per quelli giornalieri. In particolare, si prevede che i prezzi siano contenuti grazie all’acquisto di pacchetti per singole giornate, skipass a ore e acquisto online. Sebbene non si avvicinino ai prezzi statunitensi, le tariffe in Italia stanno crescendo a causa dell’aumento dei costi energetici e del rinnovamento degli impianti. Per chi desidera sciare nelle Dolomiti durante le festività natalizie, il costo per un giornaliero arriva a 83 euro, mentre l’abbonamento per un periodo prolungato ha registrato un aumento del 5,2%.
Tra le aperture, il 30 novembre aprirà Cortina d’Ampezzo, Plan de Corones, 3 Cime Dolomites, Val di Fiemme-Obereggen, Alpe Lusia-San Pellegrino e Civetta. Il 5 dicembre apriranno le valli centrali, inclusa la Sellaronda, mentre il maxi comprensorio piemontese “Via Lattea” aprirà il 6 dicembre. Tuttavia, le alte temperature recenti hanno costretto Trento Funivie a ritardare la propria apertura. In Valle d’Aosta, il costo dello skipass stagionale è aumentato del 6,6%, mentre in altre regioni come il Friuli Venezia Giulia i prezzi restano invariati. A Cervinia, la stagione è iniziata già il 16 ottobre, con skipass che raggiungono cifre elevate per la qualità e la bellezza delle piste offerte.
