Piccole aree di fiori selvatici seminate nelle città possono efficacemente sostituire i prati naturali, come dimostra uno studio condotto dall’Università di Varsavia. Questo studio, pubblicato sulla rivista Ecological Entomology, ha analizzato la presenza di insetti impollinatori come farfalle, api e sirfidi nei prati fioriti urbani, confrontandoli con quelli naturali in campagna. I risultati evidenziano che la diversità delle specie che visitano i prati fioriti cittadini è paragonabile a quella presente nei prati naturali, suggerendo che queste aree possono compensare la mancanza di praterie nelle zone urbane.
La ricerca ha messo in luce che le piccole aree di fiori selvatici offrono un importante rifugio agli insetti impollinatori, contribuendo a mantenere la biodiversità degli ecosistemi urbani. Nonostante ciò, è emerso che alcune specie mostrano preferenze specifiche: ad esempio, le farfalle erano statisticamente più numerose nei prati naturali rispetto a quelli urbani, sebbene in entrambi i casi ci fosse una simile varietà di specie. Per quanto riguarda api selvatiche e sirfidi, non sono state riscontrate differenze significative tra i due tipi di prati, confermando comunque l’importanza delle aree fiorite in contesto urbano.
Durante lo studio, condotto in dieci località nel centro di Varsavia e in una zona periferica a 20 km dalla città, sono stati registrati oltre 10.200 insetti appartenenti a 162 specie, incluse esemplari rari e protetti come la Lycaena dispar e l’Iphiclides podalirius. I ricercatori raccomandano di sostituire parte degli spazi verdi falciati con prati fioriti per incrementare la biodiversità, creando un mosaico di habitat che attragga fauna locale. Inoltre, questi prati offrono spazi piacevoli per i cittadini, migliorando così la qualità della vita urbana.
La situazione attuale è critica, considerando che nel Regno Unito il 97% dei prati fioriti è stato distrutto dalla Seconda Guerra Mondiale. Pertanto, il ripristino e la creazione di nuove aree di prati fioriti nelle città sono elementi cruciali per la conservazione della biodiversità e per il supporto agli insetti impollinatori, che svolgono un ruolo fondamentale negli ecosistemi.
