Nell’immaginario collettivo, Matteo Messina Denaro è associato al territorio trapanese, dove il boss mafioso ha vissuto da latitante, ma questo luogo è ricco di storia, monumenti e siti archeologici che raccontano anche la lotta contro la criminalità organizzata. Un fotoracconto, “Busiate”, realizzato dal giornalista Giovanni Franco e arricchito dai testi di vari autori, esplora questi aspetti. Il volume, edito da Libridine, è composto da 220 pagine e 170 foto, e il titolo si riferisce a un tipo di pasta tipica della Sicilia occidentale.
Giovanni Franco, nella prefazione, descrive l’emozione di scoprire il territorio trapanese, ricco di microclimi e paesaggi suggestivi. Fabrizio Carrera sottolinea come la provincia sia sempre più una meta turistica, grazie anche alla gastronomia locale. Gianfranco Marrone evidenzia la tradizione dolciaria della zona, con specialità come cassatelle e cannoli. La città di Trapani, fulcro della provincia, è descritta da Mariza D’Anna come un affascinante punto di incontro tra culture, grazie alla sua posizione geografica.
La stampa trapanese ha radici antiche, come scrive Vito Orlando, che menziona il primo periodico risalente al 1818. Oltre alla storia e alla cultura, questo territorio è anche sede di tradizioni religiose, come il festino di San Vito a Mazara del Vallo, diretto artisticamente da Giovanni Isgrò, che sottolinea l’importanza di elevare il profilo culturale dell’evento.
Il territorio di Calatafimi Segesta ispira un racconto di Nicola Cristaldi, ex sindaco della città, che narra di un dio con poteri straordinari che si trasforma in aquila per esplorare le terre dall’alto. Questi luoghi non solo evocano misteri e leggende, ma attraggono anche visitatori desiderosi di scoprire la loro ricca cultura e tradizione.
In sintesi, “Busiate” offre un viaggio attraverso il Trapanese, mettendo in luce aspetti che vanno oltre l’immagine di illegalità associata al boss mafioso, celebrando una regione viva, ricca di storia e cultura.
