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sabato, 30 Novembre, 2024
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Morti silenziose: la mia storia a 12 anni

Buonasera presidente, sono Francesca e ho subito una violenza sessuale a 12 anni, anche per colpa di chi, come lei, ha il potere di cambiare le cose ma sceglie di non farlo. La consigliera genovese Francesca Ghio ha denunciato pubblicamente questa esperienza, attribuendo la sua sofferenza alla mancanza di responsabilità delle istituzioni e al fenomeno del capro espiatorio. Secondo Ghio, la frase “sono figli sani di un sistema malato” sottolinea una realtà allarmante e non è solo un slogan. Ha anche menzionato il femminicidio di Giulia Cecchettin per evidenziare che le soluzioni a questi problemi esistono, ma manca la volontà politica per attuarle.

Ghio ha invitato la presidente Giorgia Meloni a dimostrare il suo sostegno attraverso azioni concrete, additando la responsabilità e il privilegio di utilizzare la politica per affrontare problemi gravi. Le sue parole, cariche di dolore e necessità di cambiamento, evidenziano l’urgenza di introdurre l’educazione sessuo-affettiva e al consenso nelle scuole di tutto il paese. Questo educare i giovani è fondamentale per dotarli degli strumenti necessari per costruire relazioni sane e consapevoli.

In una chiamata con Meloni, Ghio ha espresso il suo desiderio di vedere un cambiamento reale e ha affermato di lottare non solo per sua figlia, ma anche per tutti i bambini e le bambine. Ha criticato la superficialità delle scuse ricevute da figure pubbliche e ha chiesto un vero impegno per prevenire ulteriori dolorose esperienze simili alla sua.

La procura di Genova ha aperto un fascicolo contro ignoti riguardo le violenze denunciate da Ghio, che ora ha 29 anni e appartiene al gruppo Alleanza Verdi e Sinistra. La legge attuale stabilisce che il reato di violenza sessuale su minorenne possa prescriversi dopo 24 anni, ma solo per fatti avvenuti dopo il 2012. Le violenze denunciate da Ghio risalirebbero al 2006-2007, quindi potrebbero già rientrare nel limite di prescrizione di 12 anni, scaduto nel 2019. Tuttavia, gli inquirenti stanno valutando se ci siano elementi che possano consentire di far proseguire le indagini, inclusa la possibilità di identificare eventuali altre vittime.

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