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mercoledì, 4 Dicembre, 2024
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Egitto: Scoperta di una Porta Segreta in un Tempio Tolemaico

Un team di ricercatori dell’Università di Tubinga, in Germania, ha scoperto l’ingresso di un tempio tolemaico nell’antica città di Athribis, vicino a Sohag, Egitto. Gli scavi, iniziati nel 2012, mirano a portare alla luce un’antica area templare risalente al periodo tra il 144 a.C. e il 138 d.C. Attualmente, la ricerca si concentra su un presunto santuario rupestre, che si ipotizza sia nascosto dietro un accumulo di macerie.

Finanziati dalla Fondazione tedesca per la ricerca, archeologi tedeschi ed egiziani lavorano al tempio dal 2022. L’ingresso, largo 51 metri, è caratterizzato da torri che inizialmente potevano raggiungere i 18 metri ma ora sono ridotte a cinque, a causa dell’uso del sito come cava di pietra nell’VIII secolo, confermato da una moneta del 752 d.C. Athribis rappresentava un importante centro di culto per la triade divina composta dal dio della fertilità Min, dalla dea Repyt, con testa di leone, e dal dio bambino Kolanthes. Le immagini delle tre divinità adornano i bassorilievi all’ingresso del tempio.

Gli scavi hanno rivelato rilievi che mostrano un re mentre offre sacrifici a Repyt e Kolanthes. Ulteriori iscrizioni geroglifiche indicano che il re Tolomeo VIII, che regnò nel II secolo a.C., è stato responsabile della decorazione e della possibile costruzione del pilone. All’interno della torre nord del pilone, è stato rinvenuto un deposito di sei metri per tre, destinato inizialmente alla conservazione di utensili e anfore del tempio, collegato all’ingresso principale da un corridoio.

Min è rappresentato sullo stipite della porta, affiancato da entità rare, i decani, che sono esseri stellari con teste di falco e ibis, utilizzati per misurare il tempo notturno. Dal mese di novembre, gli scavi si sono concentrati sulla ricerca del santuario, che si suppone sia sepolto dietro le macerie. Secondo il professor Christian Leitz, a capo del team, la presenza di blocchi di calcare levigati su una parete rocciosa potrebbe alludere a un santuario rupestre. Gli studiosi ritengono che le decorazioni trovate, come un fregio di cobra, possano indicare l’esistenza di una porta sepolta di questo santuario.

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