Addio a Jacopo Barbaro, ex calciatore veneziano, scomparso a 49 anni a Cavallino-Treporti a causa della Sla, malattia che lo colpì nel 1999, quando aveva solo 24 anni. Barbaro è ricordato per aver condiviso momenti significativi con Alessandro Del Piero, suo compagno nelle giovanili del Padova, con cui vinse il titolo nazionale nel 1990. Originario di Burano, Barbaro rappresentava una promettente figura del calcio veneto, ma la sua carriera nella Miranese e nel Conegliano fu breve a causa della malattia, che progressivamente compromise le sue capacità motorie.
Colpito dalla Sla, Jacopo sviluppò una paralisi quasi totale, potendo comunicare solo attraverso il movimento degli occhi e l’ausilio di un comunicatore. Nonostante le sue gravi limitazioni, mantenne un forte spirito di solidarietà e nel 2018 organizzò un’asta delle sue magliette autografate, devolvendo il ricavato a progetti di solidarietà e abbattimento delle barriere architettoniche promossi dall’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. Negli ultimi anni, si attivò anche sui social per sensibilizzare il pubblico sulla Sla.
Barbaro, grande tifoso di Milan e Venezia, continuò a seguire il calcio con passione e mantenne i contatti con ex campioni del settore. Uno di questi incontri avvenne nell’estate del 2013 a Jesolo, quando Del Piero e Jacopo si ritrovarono durante un ritiro del Sydney. Nella sua casa di Cavallino-Treporti, dove viveva con la madre e il fratello Francesco, ricevette anche visite da celebrità del mondo del calcio, come Roberto Baggio e Gianni Pirazzini, ex capitano del Foggia.
La sua vita, caratterizzata da una straordinaria resilienza, è un esempio di come, anche di fronte a enormi sfide, si possano compiere azioni significative per gli altri e continuare a vivere con passione. La sua scomparsa segna la perdita di una figura importante per tanti e un simbolo di lotta e perseveranza contro la malattia.