Carlos Tavares, 66 anni, di origine portoghese ma naturalizzato francese, è un esperto pilota di auto da corsa e noto per la sua capacità di identificare i modelli di vetture dal suono del motore. Nonostante un guadagno annuale di 7,6 milioni di euro, il suo stile di vita è sobrio. Cresciuto in Renault sotto la guida di Carlos Ghosn, ha lavorato in Giappone con Nissan prima di approdare in Psa Peugeot nel 2014 come amministratore delegato. Qui, ha salvato l’azienda dalla bancarotta, riportando i conti in attivo e facendo registrare nel 2018 un aumento del 47% degli utili, pari a quasi 3 miliardi di euro.
Tavares è noto per il suo approccio rigoroso alla gestione aziendale, che include severi tagli ai costi, riduzioni della produzione e ristrutturazioni dei modelli. Ha anche spostato il quartier generale da Parigi a una sede più moderna e conveniente, vendendo la squadra di calcio del Sochaux e accogliendo soci cinesi come Dongfeng. La sua strategia tende a prioritizzare i profitti, a discapito della tradizione e dell’occupazione, come evidenziato dalle parole di Jean Louis Mercier, leader della CGT.
In Germania, ha sponsorizzato l’integrazione di Opel, risultando in un terzo dei lavoratori licenziati, consolidando così la sua fama di “tagliatore di teste”. Tuttavia, oltre ad essere un manager severo, Tavares si è dimostrato anche un innovatore. Inizialmente contrario all’elettrico, ha poi creato rapidamente versioni elettriche e ibride per Psa. Era considerato un possibile successore di Sergio Marchionne dopo la fusione Fca-Psa, avvenuta il 16 gennaio 2021 con la creazione di Stellantis N.V., che ha unito Fiat Chrysler Automobiles e Groupe PSA.
Dopo la fusione, l’azienda è stata quotata alle borse di Milano, Parigi e New York. Con sede ad Amsterdam, Stellantis comprende marchi come Opel, Vauxhall, Peugeot, Citroën, Maserati e DS Automobiles. Tuttavia, dopo una buona performance finanziaria tra il 2021 e il 2023, nel 2023 si è registrato un calo del 27% nei profitti e un indebolimento delle vendite, soprattutto negli Stati Uniti. La nomina di un nuovo CEO è attesa per la metà del 2025.