“Vitamia” è il primo romanzo del giornalista Alberto Matano, che racconta una storia d’amore tra Roma e la Magna Grecia, un epico viaggio nei sentimenti durato trent’anni. L’opera esplora la verità che i grandi amori, quelli che cambiano la vita, non finiscono mai. Rocco, il protagonista, arriva a Roma per studiare Giurisprudenza a vent’anni, lasciandosi alle spalle Siracusa, una fidanzata innamorata e un’azienda di famiglia a cui non intende interessarsi. Roma rappresenta per lui un nuovo mondo da esplorare, ricco di possibilità.
Il primo incontro significativo di Rocco è con Giulia, una ragazza affascinante e sfuggente, il cui sorriso e la cui personalità lo catturano. Parallelamente, Rocco fa amicizia con Davide, uno studente di Lettere che, inizialmente distante, si trasforma in un amico fraterno. La relazione con Giulia evolve da sogno a realtà, creando in Rocco un amore profondo e travolgente, tipico dei primi amori, che sembra promettere un futuro degno di essere vissuto insieme.
Tuttavia, Rocco si trova a fare i conti con nuovi sentimenti che nascono nei confronti di Davide. Questa complessità emotiva mette in discussione le sue certezze sul futuro, sulla vita famigliare e sulla possibilità di avere una relazione tradizionale con Giulia. La narrazione si sviluppa lungo un percorso di autoscoperta per Rocco, costringendolo a confrontarsi con le diverse dimensioni dell’amore e la sua evoluzione nel tempo.
La trama, arricchita da eventi e incontri significativi, cattura l’attenzione del lettore introducendo tematiche di passione, amicizia e dilemmi emotivi. In questo modo, “Vitamia” affronta l’argomento profondo e complesso dell’amore in tutte le sue forme, da quello romantico a quello platonico.
Il romanzo, pubblicato da Mondadori con 347 pagine, sarà presentato il 5 dicembre a Roma. Alberto Matano, noto per il suo lavoro in televisione, riesce a trasmettere una narrazione intensa e coinvolgente, offrendo uno spaccato di vita che riflette l’esperienza universale dei sentimenti e delle relazioni. “Vitamia” si preannuncia come un’opera che invita a riflettere sulla durata e sull’evoluzione dei grandi amori.