Le vite di una donna, un’amante, un marito, una moglie e una figlia lesbica si intrecciano in “Le porte aperte della vita” di Luciana D’Aleo. Il romanzo, che si sviluppa nell’arco di vent’anni, racconta una storia complessa che esplora temi come la laicità e il cattolicesimo, la libertà e l’incapacità di fare scelte, la dipendenza affettiva e l’ossessione. Protagonisti principali sono Michela, l’amante, e Guido, il marito, entrambi sposati, che iniziano una relazione clandestina, soprattutto comunicando attraverso il telefono piuttosto che incontrandosi di persona.
La relazione porterà Michela a divorziare e Guido a vivere una vita segreta caratterizzata da continui abbandoni e reincontri. Questo comportamento trasforma Michela in un oggetto del desiderio misterioso e ossessivo, spingendola a esplorare con coraggio la sua connessione con Guido. Quest’ultimo, etichettato come “il clericale” da un religioso, si adopera per mantenere la sua religiosità e salvaguardare se stesso, lottando contro una libertà di scelta che dice di desiderare ma che in realtà fatica ad accettare.
Quando la figlia di Guido rivela di essere lesbica, la sua reazione è di confusione e colpa, portandolo a interrogarsi su dove abbia sbagliato come genitore. Trapela il senso di colpa, facendolo sentire punito da Dio. Così, Guido si rifugia nella moglie, considerata una vittima, nel senso del dovere e nella responsabilità, ma questo lo porta a domandarsi se davvero sia questa la scelta giusta.
Il romanzo invita a riflettere se Michela troverà il coraggio di dire “Basta” e dare una svolta alla sua vita. La narrazione è coinvolgente e scorrevole, ricca di spunti che meritano una riflessione profonda. Temi come religione, diversità di genere, amore, sessualità, fedeltà coniugale, laicità e libertà sono trattati attraverso la lente delle etiche e morali, vissute con integralismo o in modo laico. “Le porte aperte della vita” invita a considerare le molteplici strade che possiamo scegliere nella vita. Il libro sarà presentato mercoledì 4 dicembre alle 18.10 presso la sala Margana.
