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Koyo Kouoh: Direttore dell’Edizione 2026

Koyo Kouoh, camerunense di nascita ma cresciuta in Svizzera, è stata nominata nuova direttrice del Settore Arti Visive della Biennale di Venezia per curare la 61esima Esposizione Internazionale d’Arte, in programma nel 2026. Il Consiglio di amministrazione, su proposta del presidente Pietrangelo Buttafuoco, ha deliberato la sua nomina il 5 novembre, annunciandola a pochi giorni dalla chiusura della Biennale Arte 2024 curata da Adriano Pedrosa.

Dal 2019, Kouoh è direttrice esecutiva e Chief Curator presso lo Zeitz Museum of Contemporary Art Africa a Città del Capo, Sudafrica. Ha fondato la RAW Material Company a Dakar, Senegal, e ha collaborato come curatrice a Documenta 12 e 13 in Germania. Nel 2020, ha ricevuto il Grand Prix Meret Oppenheim, un prestigioso riconoscimento svizzero per i successi nell’arte e nella critica. Attualmente, vive e lavora tra Città del Capo, Dakar e Basilea.

Buttafuoco ha espresso che la nomina di Kouoh rappresenta una visione ampia e fresca, permettendo alla Biennale di continuare ad essere una casa per il futuro dell’arte. In merito al suo nuovo incarico, Kouoh ha affermato che la Biennale è il centro di gravità dell’arte da oltre un secolo, un luogo dove si incontrano artisti e professionisti del settore. Ha dichiarato la sua gratitudine al Consiglio e la sua determinazione a lavorare insieme per creare una mostra di significato attuale e futuro.

Kouoh ha organizzato mostre significative come “Body Talk” nel 2015 e “Still (the) Barbarians” nel 2016. Ha partecipato alla 57a Carnegie International a Pittsburgh con “Dig Where You Stand”, un progetto espositivo documentato. È stata anche l’ideatrice del progetto “Saving Bruce Lee” a Mosca e Berlino. La sua carriera include numerose pubblicazioni, come “When We See Us” e “Shooting Down Babylon”.

Dal 2013 al 2017, Kouoh ha curato il Programma Educativo della fiera 1-54 Contemporary African Art Fair, dedicata all’arte contemporanea africana. La sua attività curatoriale ha messo in evidenza mostre di artisti africani e di discendenza africana, consolidando la sua posizione di leader nel panorama artistico internazionale.

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