Il messaggio di Beppe Grillo, cofondatore del Movimento 5 Stelle, ha finalmente visto la luce. In un video dallo sfondo contrastante, Grillo avanza le sue critiche e fa riferimento a progetti nebulosi mentre si trova alla guida di un carro funebre. Sottolinea che il Movimento è “stramorto” a causa della leadership di Giuseppe Conte, ma ha la capacità di rinascere, come l’araba fenice, nonostante la decomposizione attuale. Non allude esplicitamente a questioni legali né chiarisce come intende procedere, lasciando la libertà di voto sugli statuti a tutti gli iscritti.
Grillo si mostra ottimista riguardo al voto del 5 dicembre, incoraggiando gli iscritti a esercitare il loro diritto di voto con un tono tra l’ironico e il sarcastico. Esprime disagio nel vedere il simbolo del Movimento associato a figure che, a suo dire, non rappresentano più i valori fondanti. Propone, quindi, che chi segue Conte formi un nuovo partito. Critica come Conte, paragonato al “Mago di Oz”, abbia trasformato il Movimento in un “partitino progressista”, perdendo la sua identità originale.
Riferendosi alla votazione sulla Costituente avvenuta a fine novembre, Grillo solleva dubbi sui risultati, notando che meno della metà degli iscritti ha partecipato. Ricorda che il Movimento aveva come principio i due mandati e sostiene che la vera politica dovrà essere centrata sui comuni in un contesto di globalizzazione.
Le reazioni da parte di esponenti del Movimento non si fanno attendere. Alcuni mostrano scetticismo nei confronti delle affermazioni di Grillo, sottolineando che la sua assenza negli ultimi anni ha lasciato il gruppo da solo mentre affrontava le sfide politici. Critiche emergono anche sul tono vittimista di Grillo, con alcuni che lo accusano di aver boicottato il Movimento stesso, generando malcontento tra i sostenitori.
La disputa sul simbolo del Movimento rappresenta il punto cruciale della battaglia politica. Grillo sembra intenzionato a rivendicarne la titolarità, suscitando preoccupazioni nel gruppo, mentre l’ex premier Conte ribadisce che il contrassegno appartiene a tutta la comunità. Inoltre, ci si aspetta una potenziale azione legale da parte di Grillo, che potrebbe porre fine al contratto con Conte, accentuando ulteriormente la frattura all’interno del Movimento.
