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giovedì, 12 Dicembre, 2024
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Le posizioni della maggioranza riguardo al fisco e a Stellantis

Massimo Garavaglia, presidente della commissione Finanze del Senato e membro della Lega, ha espresso critiche pubbliche riguardo alle lettere inviate dall’Agenzia delle Entrate ai contribuenti con partita Iva, nelle quali si sollecita l’adesione al concordato. Durante un’intervista a Rainews, Garavaglia ha evidenziato che è stato commesso un errore nel gestire il concordato, in quanto non sono state considerate le raccomandazioni proposte dalla commissione Finanze al governo. In particolare, era emersa l’idea di stabilire un tetto al rilancio che l’Agenzia delle Entrate poteva effettuare durante le trattative con i contribuenti o le imprese. Garavaglia ha suggerito che questo tetto potesse essere fissato intorno al 10%, 15% o al 20%.

L’assenza di un limite ha portato a una situazione in cui i funzionari dell’Agenzia delle Entrate, per proteggersi da possibili danni erariali, tendono a indicare cifre molto elevate in caso di Isa (indice sintetico di affidabilità) non ottimale. Questo approccio ha causato un’insufficienza nella considerazione delle specifiche situazioni dei contribuenti. Garavaglia ha descritto il contenuto delle lettere come non rispondente allo spirito di un “fisco amico”, sottolineando che un fisco amichevole dovrebbe invece facilitare la collaborazione con i contribuenti piuttosto che penalizzarli con richieste eccessive.

Il tema della moderazione nei rilanci da parte dell’Agenzia delle Entrate risulta quindi centrale nel dibattito attuale e mette in luce le preoccupazioni per un approccio più equilibrato nella gestione dei concordati. La richiesta di stabilire dei limiti chiari nelle trattative è vista come un fondamento necessario per facilitare una migliore interazione tra il fisco e i contribuenti. Garavaglia, con queste osservazioni, sottolinea la necessità di rivedere la strategia adottata dall’Agenzia delle Entrate, per evitare di mettere in difficoltà le imprese e i lavoratori autonomi, già provati dalla situazione economica attuale. Inoltre, la questione del concordato si inserisce in un contesto più ampio di riforma fiscale, in cui la ricerca di equilibrio tra le esigenze del fisco e quelle dei contribuenti è fondamentale per un futuro più sostenibile.

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