Oltre un mese dopo l’ultima vittoria, la Roma conquista tre punti cruciali all’Olimpico contro il Lecce, in un match dal senso di spareggio salvezza. Prima della partita, entrambe le squadre erano a 13 punti, giusto sopra la zona retrocessione. La Roma, guidata da Ranieri, si impone 4-1, permettendo alla squadra di respirare e ritrovare il sorriso. La partita inizia con il gol di Saelemaekers, ma il Lecce pareggia con un rigore realizzato da Krstovic. La Roma affonda il colpo nella ripresa con le reti di Mancini, Pisilli e Koné, chiudendo il match in modo convincente.
Il primo tempo si apre con uno striscione in Curva Sud che incita i giocatori: “Ci sono battaglie che portano in finale e altre che salvano l’onore, combattete”. Lo stadio, però, non raggiunge i 60mila spettatori, mentre i Friedkin tornano dopo 77 giorni, con Ryan, vicepresidente, a bordo campo. Nonostante i fischi del pubblico per il suo intervento, la Roma trova il vantaggio poco dopo grazie a un assist di El Shaarawy per Saelemaekers.
Dopo il pari del Lecce, il secondo tempo segna un cambio di marcia per la Roma. Giampaolo opera tre cambi, ma Ranieri decide di mantenere lo stesso undici. Le azioni offensive si concentrano su El Shaarawy, che continua a creare occasioni. Al 14′ della ripresa, Mancini segna di testa, riportando in vantaggio la Roma. Pisilli, subentrato a Saelemaekers, trova il gol del 3-1, esultando con grande gioia.
Il match si riempie di emozioni e anche di infortuni, come quello di Gaspar, ma la Roma non si ferma e attinge energia dalla sua prestazione. Infine, Koné chiude i conti con un poker, sottolineando l’importanza di questa vittoria. Ranieri, con ottimismo, afferma che dicembre darà risposte più chiare sull’identità della squadra. La Roma dimostra di avere carattere e voglia di riscatto, lasciando definitivamente alle spalle un periodo difficile.