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giovedì, 12 Dicembre, 2024
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Un Nuovo Inizio: Il Ruolo Crescente dello Stato nel Futuro

Mario Draghi ha ricevuto il premio ISPI 2024, un riconoscimento per personalità che hanno migliorato l’immagine dell’Italia nel mondo, istituito in memoria dell’Ambasciatore Boris Biancheri. La cerimonia di premiazione si è tenuta a Palazzo Clerici a Milano. Il premio è stato precedentemente assegnato a figure illustri come Samantha Cristoforetti e Fabiola Gianotti. Draghi, ex premier e presidente della Banca Centrale Europea, ha dichiarato che essere ottimisti è fondamentale per un leader, il quale deve possedere competenza, visione e capacità di realizzazione. Ha enfatizzato che un leader politico deve unire il Paese e non deve temere di ricevere legittimazione attraverso le elezioni, poiché questo conferisce forza al mandato governativo. Draghi ha sottolineato come lo stallo nelle nomine dei commissari europei sia il risultato di conflitti tra Stati membri e ha osservato che la politica nazionale sta diventando sempre più europea.

Riguardo alla politica industriale europea, Draghi ha esortato a un ripensamento, sostenendo che l’Europa debba rivalutare la sua strategia industriale, un tema precedentemente considerato taboo. Ha evidenziato la vulnerabilità dell’UE ai cambiamenti di mercato, specialmente in un contesto di crescente protezionismo, come evidenziato dai dazi promossi dal presidente eletto Donald Trump. Con un’Europa che genera il 53% del proprio prodotto tramite il commercio internazionale, rispetto al 23-24% degli Stati Uniti, Draghi ha avvertito che l’UE è più aperta e vulnerabile agli shock economici. Ha ribadito l’inutilità di costruire barriere e ha sottolineato l’importanza di un approccio pragmatico settore per settore, menzionando il campo della tecnologia solare come esempio di competitività persa.

Draghi ha tuttavia indicato la necessità di garantire una certa autonomia nelle tecnologie strategiche, come l’energia e le batterie, e di potenziare l’innovazione nelle piccole industrie. Ha dichiarato che l’intervento dello Stato e una nuova politica industriale sono indispensabili, dato che il mercato unico non funziona come dovrebbe e le barriere tra gli Stati membri sono elevate. Infine, ha posto l’accento sulla necessità di riorientare il mercato finanziario dall’indebitamento verso l’equity, evidenziando che le banche hanno difficoltà a finanziare l’innovazione.

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