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giovedì, 12 Dicembre, 2024
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Salvini Raddoppia le Multe per Velocità, Ma Utilizza un’Auto Blu

In una diretta Facebook, Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva, esprime la sua indignazione riguardo alle recenti decisioni del governo, in particolare quelle di Matteo Salvini. Faraone sottolinea l’assurdità di un Paese in cui l’aumento delle pensioni sociali si riduce a un solo euro e ottanta al mese, mentre gli stipendi rimangono ben al di sotto delle aspettative, senza neanche un aumento. Il problema principale, secondo Faraone, è che Salvini, invece di introdurre misure che migliorerebbero la sicurezza stradale tramite un aumento dei vigili o una maggiore educazione stradale, ha scelto di aumentare le multe per chi supera i limiti di velocità.

Faraone segnala che, a partire dal 14 dicembre, entrerà in vigore un nuovo Codice della strada che prevede multe elevate: 880 euro per un’infrazione di soli 10 km/h oltre il limite. Questa cifra corrisponde a un intero stipendio per i lavoratori e potrebbe avere gravi ripercussioni sulle famiglie italiane. Secondo lui, questa misura non tiene conto delle difficoltà economiche che stanno affrontando molti cittadini, richiamando l’attenzione su un sistema che sembra ignorare le reali condizioni di vita delle persone.

Faraone critica ulteriormente Salvini, evidenziando che l’ex Ministro dell’Interno non avrà mai a che fare con le stesse problematiche, poiché viaggia in auto blu, mentre i cittadini normali si troveranno a dover affrontare sanzioni pesanti per la minima infrazione. La sua conclusione è un ringraziamento sarcastico a Salvini per queste nuove regole che, secondo lui, non fanno altro che aggravare la situazione economica di molti italiani, portando alla rovina famiglie già in difficoltà.

In sintesi, Faraone esprime un forte dissenso verso le ultime politiche del governo, mettendo in evidenza l’ingiustizia sociale e l’inadeguatezza delle nuove normative, che non rispondono alle necessità del popolo e penalizzano ulteriormente i cittadini in un contesto economico già critico.

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