La matematica in politica non basta, questo il messaggio di Giuseppe Conte al Partito Democratico, mentre la leader dem Elly Schlein è in trasmissione a discutere di alleanze e di argomenti spinosi relativi a spese militari e alla posizione del Movimento 5 Stelle (M5s) sulle politiche progressiste. Schlein ribadisce l’importanza di rimanere uniti su temi come salute, scuola e diritti, e sottolinea che la coesione della coalizione ha portato a vittorie locali. Tuttavia, Conte esprime la necessità di elaborare una proposta seria per affrontare le sfide a livello nazionale, evidenziando che i M5s sono contrari a investire 500 miliardi in armamenti, un punto che accende tensioni tra il Pd e i Cinque Stelle.
L’eurodeputata dem Pina Picierno critica Conte, paragonando la sua posizione a quella di Matteo Salvini e sottolineando l’incoerenza del M5s nel voto europeo sull’Ucraina. La risposta del M5s arriva via social, definendo le critiche di Picierno come “toni da bar” e proponendo un cambiamento del fondo per la guerra in un fondo per la competitività, richiamando l’attenzione sulle vere priorità dei cittadini.
Il dibattito si intensifica quando Conte attacca le firme del Pd su una proposta di legge, esortando il partito a ritirarle se desidera costruire un’alternativa di governo. La situazione sembra complicata per la coalizione di centrosinistra, ma alcuni dirigenti del Pd si mostrano ottimisti riguardo al futuro, sottolineando che ci sarà tempo per affrontare le differenze e lavorare insieme, specialmente con le elezioni regionali previste a lungo termine.
In Emilia-Romagna e Umbria, il Pd, il M5s e altri alleati collaborano senza eccessivi problemi, e questo è visto come un segnale positivo. Tuttavia, ci sono dinamiche interne nel M5s, con critiche da parte di membri più riformisti che temono che Conte stia cercando deliberatamente di creare divisione per evidenziare una nuova radicalità del movimento. La vera efficacia di questi approcci e alleanze si vedrà nei prossimi mesi attraverso i sondaggi e le reazioni dell’elettorato.