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sabato, 14 Dicembre, 2024
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Eliminato dal Giubileo l’evento per la comunità LGBTQ+

È stato cancellato il pellegrinaggio giubilare per la comunità LGBT+. Sul sito ufficiale del Giubileo, il calendario degli eventi non include più questa iniziativa. La richiesta di organizzare un pellegrinaggio giubilare alla Basilica di San Pietro, previsto per il 6 settembre 2025, era stata avanzata dall’associazione La Tenda di Gionata. Questo pellegrinaggio avrebbe dovuto concludersi con l’attraversamento della Porta Santa, destinato ai cattolici LGBT+, ai loro familiari e ai loro operatori pastorali. Inizialmente, l’evento era stato inserito tra quelli segnalati dalla segreteria del Giubileo.

Agnese Palmucci, portavoce dell’ufficio per l’evangelizzazione del Vaticano, ha spiegato a Reuters che gli eventi elencati non rappresentano necessariamente attività organizzate dal Vaticano, quindi non implicano un sostegno diretto da parte della Chiesa a tali iniziative. Tuttavia, il pellegrinaggio per la comunità LGBT+ era visto come un segnale di apertura verso questa parte della comunità cattolica. Recentemente, sul sito de La Tenda di Gionata, il link che indicava gli appuntamenti dell’Anno Santo conduce a una pagina di errore 404, suggerendo così che l’evento non è più disponibile o riconosciuto.

La decisione di rimuovere il pellegrinaggio ha suscitado diverse reazioni e discussioni riguardo al posizionamento della Chiesa cattolica nei confronti della comunità LGBT+. Dopo un periodo in cui sembrava esserci un’apertura, la cancellazione di questo evento segna un passo indietro nelle relazioni fra la Chiesa e le persone LGBTQ+. Molti avevano visto la possibilità di questo pellegrinaggio come un’opportunità per riconoscere e includere maggiormente la comunità LGBT+ all’interno della fede cattolica.

Le implicazioni di tale annullamento richiederanno una riflessione da parte delle organizzazioni e dei gruppi che supportano i diritti LGBT+ nella Chiesa e nella società. Ci si può interrogare su come questa decisione influenzerà non solo la comunità LGBT+, ma anche il dialogo interno nella Chiesa riguardo all’accoglienza e all’inclusione. La situazione rimane delicata e carica di significato per molti.

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