Il 15 dicembre 1944, il musicista Glenn Miller scomparve misteriosamente mentre volava in aereo dalla Londra a Parigi, con il suo monoplano Noorduyn Norseman UC-46. Miller, che aveva rivoluzionato il mondo della musica con il suo stile swing, deteneva una fama globale e aveva programmato un concerto per le truppe alleate. Un arruolato volontario nell’aeronautica americana, Miller aveva rinunciato a una vita di lusso per servire il suo paese, diventando capitano e poi maggiore. Aveva infatti contribuito a sollevare il morale delle truppe con concerti, suonando brani celebri come «In the Mood» e «Chattanooga Choo Choo».
La notizia della sua scomparsa venne ufficializzata il giorno prima di Natale, scatenando una serie di speculazioni. Le circostanze enigmatiche attorno alla sua fine, compreso il fatto che il relitto del suo aereo e i suoi resti non furono mai trovati, hanno alimentato teorie e ipotesi, alcune delle quali erano incredibilmente fantasiose. Un’ipotesi suggeriva che Miller fosse stato catturato dai nazisti mentre trasportava una proposta di pace occupando una missione segreta, con il presunto coinvolgimento del maggiore SS Otto Skorzeny. Altre teorie narravano invece che fosse stato coinvolto in una rissa o fosse stata una conseguenza di un errore di fuoco amico.
Nel 2000, un diario di volo di un aereo della RAF suggerì che la morte di Miller potesse essere avvenuta per un attacco accidentale, poiché il suo piccolo aereo potrebbe essere stato colpito durante un bombardamento. Tuttavia, questa narrativa non fu presa sul serio all’epoca della sua divulgazione e fu vista più come un modo per attirare l’attenzione su un film biografico del 1953.
L’idea che Miller avesse intrapreso una relazione illecita a Parigi fu successivamente considerata una bufala. La sua partenza in aereo, nonostante le condizioni avverse, rimane un mistero, così come la scelta di un volo su un aereo piccolo. Il pubblico, in attesa del suo concerto, fu semplicemente informato della sua assenza, alimentando ulteriormente il mistero attorno alla sua fine. La scomparsa di Glenn Miller rimane avvolta nel mistero, con il suo nome che continua ad evocare nostalgia e curiosità.
