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domenica, 15 Dicembre, 2024
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Il corteo giunge a Piazza del Popolo

Il corteo contro il ddl Sicurezza si è concluso in piazza del Popolo, dove alcuni manifestanti hanno acceso fumogeni. Durante la marcia, i partecipanti hanno realizzato un flash-mob accendendo torce degli smartphone. Il corteo, partito da piazzale del Verano, ha visto la partecipazione di oltre 200 gruppi, tra cui studenti, sindacati, associazioni e reti sociali, con la presenza di Cgil, Anpi e Arci e politici di vari partiti, tra cui M5s e Pd. Gli slogan esposti includevano frasi come “Dittatura senza democrazia, senza libertà, senza sicurezza” e messaggi di resistenza contro quello che descrivono come fascismo.

Tensioni si sono verificate durante la marcia quando si sono incrociati con esponenti pro Palestina, e sono stati lanciati petardi contro una sede dell’ambasciata tedesca e un supermercato Carrefour. Una volta arrivati a piazza del Popolo, i manifestanti hanno spezzato simbolicamente delle catene di cartone. Politici si sono uniti alla protesta; Giuseppe Conte del M5s ha affermato che il decreto è reazionario, non rispondendo ai reali bisogni di sicurezza dei cittadini. Angelo Bonelli di Avs ha definito il ddl illiberale, sostenendo che penalizza le aziende che coltivano canapa, e Nicola Fratoianni ha parlato di una “grande piazza di opposizione”.

Anche il Pd era rappresentato, con Francesco Boccia che ha sottolineato come il corteo dimostri la resistenza alla limitazione della democrazia. Michele De Palma della Fiom Cgil ha avvertito della pericolosità del provvedimento, che minaccia libertà e diritti. Anche figure del mondo dello spettacolo, come Elio Germano e Zero Calcare, hanno partecipato, esprimendo preoccupazione per i decreti in discussione. Al contrario, la vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli, ha difeso il ddl, affermando che colpisce chi usa la violenza contro le forze dell’ordine.

Il corteo ha rappresentato una forte opposizione alle misure del governo considerati repressivi nei confronti delle libertà civili e dei diritti di espressione.

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