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domenica, 15 Dicembre, 2024
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Vasco Rossi vs Al Bano: L’Artista e il Codice della Strada

A Vasco Rossi non piace il nuovo codice della strada entrato in vigore il 14 dicembre. Attraverso i social, il cantante si rivolge ai giovani, mettendoli in guardia sulle nuove regole con il suo consueto tono ironico. Rossi evidenzia come il ministro Matteo Salvini, in nome della sicurezza, abbia introdotto misure severe, come l’arresto immediato e il ritiro della patente per tre anni anche per chi ha consumato cannabis una settimana prima di essere fermato. Il cantante critica aspramente questa impostazione, sottolineando che in questo modo si rischia di trattare chi usa cannabinoidi come dei criminali pericolosi.

Riccardo Magi, segretario di +Europa, concorda con Rossi, affermando che l’approccio di Salvini ha portato solo a disastri. Magi denuncia che il nuovo codice ha reso difficile la mobilità sostenibile, ridotto i controlli e eliminato il principio di alterazione psicofisica alla guida. Secondo lui, questa legge non è prevenzione ma una persecuzione ingiustificata. Magi chiama in causa i tribunali, auspicando che possano annullare una legislazione che vede come follia oscurantista.

Al Bano Carrisi, invece, commenta l’introduzione delle nuove norme senza contrapporsi direttamente a Rossi. Sottolinea lavore che sia fondamentale sensibilizzare i giovani riguardo alla responsabilità alla guida. Pur ritenendo discutibili alcune misure, ponendosi dalla parte della necessità di regole più chiare per la salute pubblica, Al Bano precisa che chi infrange le norme deve affrontare le conseguenze delle proprie azioni.

Il cantante evidenzia il bisogno di monitorare l’efficacia delle nuove regole e ammette che la rigidità non sempre porta ai risultati sperati. Speranze e preoccupazioni si intrecciano nel suo discorso, con l’auspicio che la severità possa aiutare a cambiare la mentalità riguardo alla guida. Per Al Bano, l’importante è educare i giovani a vedere l’auto come un mezzo di trasporto e non come un oggetto pericoloso. Conclude ripetendo che la responsabilità alla guida dipende esclusivamente da chi si mette al volante, rimarcando la necessità di un cambio di mentalità per evitare incidenti.

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