Luca Montezemolo esprime preoccupazione per la crisi dell’industria automobilistica italiana, sottolineando che la produzione è drasticamente diminuita, passando da oltre un milione a meno di 400.000 auto all’anno. Secondo lui, la responsabilità principale ricade su Stellantis, che non ha un progetto industriale chiaro, lasciando migliaia di lavoratori in una situazione precaria. Montezemolo lamenta anche il silenzio del mondo sindacale e della politica, ad eccezione di alcuni come Carlo Calenda.
L’ex presidente della Ferrari denuncia la lento processo di deindustrializzazione del Paese, osservando che l’Italia non ha più aziende nel settore elettronico dopo la vendita di Magneti Marelli. Chiede un’azione coordinata da parte del governo per attrarre produttori stranieri in Italia, evidenziando che paesi come Romania e Spagna producono più auto di noi.
Montezemolo parla anche di Carlos Tavares, CEO di Stellantis, descrivendolo come un manager competente ma autoritario, incapace di cambiare la rotta dell’azienda. Ricorda le sue conquiste nella sua carriera, sottolineando l’importanza di avere sogni da realizzare, come quelli avuti con la Ferrari, con cui ha vinto 19 Campionati del mondo.
Passando a Italo, di cui Montezemolo è presidente, riflette su come la compagnia abbia rivoluzionato il trasporto ferroviario in Italia, introducendo la possibilità di scelta per gli utenti e abbattendo il monopolio, con un calo medio dei prezzi dei biglietti del 40%. Sottolinea il sostegno e le opportunità che la nuova partnership con il gruppo MSC porterà, creando un importante polo intermodale per migliorare i collegamenti tra città, porti e località turistiche.
Montezemolo riconosce che la creazione di Italo è stata una scelta audace e rischiosa, realizzata con il supporto di imprenditori visionari. Descrive le difficoltà iniziali e i consistenti investimenti necessari per avviare l’attività. Oggi, Italo conta 1.200 dipendenti, con un forte focus sulla diversità di genere.
Infine, Montezemolo esprime la sua passion per la Ferrari, rassicurando che continua a seguire le gare. Lavora intensamente e dedica tempo alla sua azienda agricola in Emilia, dove produce olio e altri prodotti, dimostrando il suo legame con la terra e il cibo sano.